Il segretario della Lega Nord Matteo Salvini incontra la stampa nella sede del partito in via Bellerio a Milano per commentare l'esito del referendum per l'autonomia della Lombardia e del Veneto, 23 Ottobre 2017. ANSA / MATTEO BAZZI

Presidenza delle Camerepassi avanti verso intesatra M5S e centrodestra

Ipotesi Bongiorno per il Senato Montecitorio, Fraccaro in ascesa

Resta ancora tutta da giocare la partita per la presidenza delle due Camere. Movimento Cinque Stelle e centrodestra sembrano aver fatto passi avanti verso un’intesa soddisfacente. Sono giorni di trattative febbrili. Il leader pentastellato Luigi Di Maio ha avuto colloqui telefonici con i principali esponenti degli altri partiti, dal segretario leghista Matteo Salvini alla presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni fino a Maurizio Martina, segretario reggente del Pd dopo le dimissioni di Matteo Renzi.

L’ipotesi prevalente, nei giorni scorsi, era quella di un esponente del centrodestra alla guida del Senato e un pentastellato a Montecitorio. Ma non viene esclusa nemmeno l’idea opposta, con la Camera assegnata al centrodestra e Palazzo Madama a M5S.

Quanto ai nomi, è in forte ascesa quello di Giulia Bongiorno per la presidenza del Senato. Neoeletta nelle file della Lega, sostenuta da Salvini, la Bongiorno godrebbe anche dell’appoggio Cinque Stelle che la riterrebbero sufficientemente anti-berlusconiana. Un’altra figura in ascesa sarebbe quella di Annamaria Bernini, esponente di Forza Italia. In calo le quotazioni del leghista Roberto Calderoli, vicepresidente uscente, così come quelle dell’altro forzista Paolo Romani, inviso a MS5 per una condanna passata in giudicato per peculato per una vicenda risalente al suo mandato di assessore all’urbanistica del Comune di Monza riguardante l’uso improprio del cellulare di servizio.

Per la Camera è in fortissima ascesa la candidatura di Riccardo Fraccaro, esponente del Movimento Cinque Stelle che Di Maio ha già inserito nell’ipotetico governo grillino con la delega dei Rapporti con il Parlamento. Stabili anche le quotazioni di Giancarlo Giorgetti, il più “istituzionale” dei leghisti, che riscuoterebbe anche il consenso del Partito democratico, e dell’altro esponente di M5S Emilio Carelli, mentre è in calo Roberto Fico, la carta che Di Maio potrebbe giocarsi per sedare gli animi nell’ala ortodossa del Movimento, contraria all’intesa con la Lega.

Dino Cardarelli

Trentatrè anni, marsicano, laureato in Comunicazione all’Università di Teramo, città in cui muove i primi passi nel giornalismo, collaborando con testate cartacee ed online locali. Pubblicista dal 2009, iscritto nell’Ordine abruzzese, vuole continuare ad inseguire il suo sogno: realizzarsi come cronista sportivo.