KIEV – Per l’Ucraina la pace resta lontana. Un massiccio attacco russo ha colpito questa notte, 30 ottobre, diverse centrali e infrastrutture elettriche in tutto il Paese costringendo Ukrenergo – il principale fornitore di energia ucraino – a imporre il black-out nel Paese. Come riporta il quotidiano Ukrainska Pravda, Mosca ha sferrato un raid con più di 650 droni e 50 missili. “È stato un attacco complesso e combinato”, conferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Droni e missili su sei regioni ucraine
Colpita anche Zaporizhzhia, dove almeno 13 persone – tra cui sei bambini con meno di sei anni – sono rimaste ferite in seguito al raid russo. “Un dormitorio è stato distrutto e altre infrastrutture danneggiate”, sottolinea il governatore della regione Ivan Fedorov sul suo canale Telegram. Morti e feriti anche negli oblast di Kherson, Donetsk, Sumy, Kharkiv e Kiev: tre persone sono state uccise, mentre i feriti sono 21. Un numero che potrebbe salire.

La Russia testa il nuovo missile Poseidon
Vladimir Putin ha alzato il tiro, come dimostra anche l’ennesima provocazione agli Stati Uniti: un altro test missilistico. Un nuovo drone sottomarino a propulsione nucleare, il Poseidon, in grado di trasportare 15 testate atomiche su obiettivi distanti fino a 18 mila chilometri. Un’arma simile al missile Burevestnik, che secondo i russi ha percorso una distanza di 14 mila chilometri.
Putin: “Kiev decida il destino dei suoi soldati e civili”
“Mai visto niente di simile al mondo”, ha detto il leader del Cremlino dopo il lancio del siluro. Il Poseidon è una “super arma senza eguali che supera di gran lunga quella del nostro missile intercontinentale più promettente, il Sarmat”. Per Putin, il successo del test è l’occasione per alzare il tiro su Kiev e invitare Zelensky alla resa: “Ora decida il destino dei suoi soldati e civili”. Secondo Mosca, infatti, i militari ucraini sarebbero “accerchiati” nelle aree di Pokrovsk e Kupyansk. Un’affermazione poi smentita dagli stessi soldati di Kiev.
Trump: “Stati Uniti e Cina lavoreranno insieme sulla guerra in Ucraina”
La guerra in Ucraina è stata una delle tematiche affrontate dal presidente americano Trump nel suo incontro a Seul, in Corea del Sud, con il leader cinese Xi Jinping. Dopo il raggiungimento di un accordo commerciale su dazi e terre rare, i due presidenti si sono lasciati con una promessa poi annunciata dallo stesso Trump: Stati Uniti e Cina “lavoreranno insieme” per risolvere il conflitto russo-ucraino.
Gli Usa inizieranno a testare le armi nucleari
Il tycoon, poi, ha scritto in un post su Truth che “gli Stati Uniti inizieranno immediatamente a testare le armi nucleari”. Una decisione che ha colto di sorpresa il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. “Non c’è una nuova corsa agli armamenti”, ha detto. Anche se “Mosca non è stata informata da Washington sulla ripresa dei test”.
Lukoil tratta con Gunvor per cedere gli asset all’estero
Dopo le sanzioni annunciate proprio dalla Casa Bianca, inoltre, la gigante russa del settore petrolifero Lukoil ha avviato trattative esclusive per cedere i suoi asset all’estero alla Gunvor, società multinazionale di materie prime energetiche registrata a Cipro e con sede a Ginevra.


