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HomePolitica Regionali, Pd annuncia i nomi dei candidati. M5S: “Comportamento sgarbato ma va bene così”

Regionali, Pd annuncia i nomi
I Cinque Stelle si irritano:
"Scorretto ma andiamo avanti"

Rimane saldo il sostegno di Conte a Fico

Decaro cerca di smorzare le polemiche

di Giacomo Basile08 Settembre 2025
08 Settembre 2025

ROMA – Mentre il centrosinistra cerca di lasciarsi alle spalle il momento di tensione sulla vicenda Decaro, il Pd getta benzina sul fuoco annunciando a sorpresa i nomi dei candidati alle regionali. Il partito di Schlein, infatti, ha reso formalmente noti i nomi che andranno al confronto elettorale con il centrodestra, scatenando l’ira di Giuseppe Conte e dei pentastellati. Dai vertici del Movimento trapela: “Se il Pd ha voluto anticipare non è certo un comportamento garbato ma va bene così, andiamo avanti, non c’è reale interesse ad appuntarsi la medaglietta di chi lo annuncia per primo”. La piccola spaccatura tra dem e 5 Stelle non mette però in dubbio il sostegno di Conte nei confronti del candidato in Campania Roberto Fico, nome appoggiato sin dall’inizio della campagna elettorale.

Il post con cui il Partito Democratico ha ufficializzato le candidature di Matteo Ricci, Pasquale Tridico, Eugenio Giani, Antonio Decaro, Roberto Fico e Giovanni Manildo

Le parole fiduciose di Roberto Fico

L’ex presidente della Camera, in una intervista a La Repubblica, non ha nascosto l’entusiasmo per il progetto del centrosinistra che, se dovesse riuscire, risulterebbe “un fortissimo segnale politico per il Governo”. “Un progetto che si augura di concretizzare anche Antonio Decaro in Puglia dopo i giorni difficili e i dubbi fino a dieci minuti prima di salire sul palco, venerdì sera” ha aggiunto Fico.

L’intervento di Decaro per sedare la polemica con Emiliano e Vendola

Torna a parlare anche il candidato pugliese che cerca di smorzare le polemiche con Emiliano e Vendola: “A Michele e Nichi mi legano stima e affetto sinceri. Non c’era nessun veto. Nessuna questione personale. Solo politica”, specifica. Alla domanda se fosse convinto di candidarsi risponde: “Non ho mai fatto una cosa di cui non sono stato convinto. Sento il peso della responsabilità. E l’andare via da Bruxelles mi costa: mi hanno votato più di 500 mila persone, presiedo una commissione così importante, è un lavoro che mi appassiona tantissimo. Dovrò spiegarlo a chi mi ha votato. Non è facile”.

L’attacco del capo di gabinetto di Emiliano: “Il patto si è rotto”

Meno distensive le parole di Claudio Stefanazzi, già capo di gabinetto della giunta Emiliano, contenute in una lettera a Decaro, affidata al quotidiano di Puglia. Il deputato Pd nella missiva denuncia una spaccatura insanabile all’interno della coalizione che definisce come una rottura di quel patto politico che ” per oltre 20 anni ci aveva fatto marciare sempre insieme”. Una dura analisi delle debolezze dei progressisti a cui ha risposto indirettamente la segretaria Elly Schlein, rilanciando il concetto della coalizione progressista unita e compatta, che “è la stessa in tutte le regioni che vanno al voto”. Della stessa opinione anche Nichi Vendola che parla, proprio alla festa dell’Unità di Bisceglie, di costruire una “piattaforma di pace”.

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