epa06184662 Rohingya Muslims residing in India hold placards as they protest against violence on their community in Myanmar, in New Delhi, India, 05 September 2017. Rohingya Muslims residing in India protested against the Myanmar Government after thousands of people from their community in Myanmar crossed to Bangladesh following a series of violence that killed nearly 400 people during August 2017, according to the UN refugee agency said. EPA/RAJAT GUPTA

L'Unione Europea chiedeaiuti illimitati immediatiper i civili Rohingya

350 mila persone da proteggere Appello contro i respingimenti

Accesso umanitario illimitato: è questa la richiesta avanzata dall’Unione Europea per far sì che gli operatori possano soccorrere le 350 mila persone dello stato di Rakhine.

Il Commissario UE per gli aiuti umanitari, Christos Stylianides, ha fatto appello “a tutte le parti per allentare le tensioni, perché rispettino pienamente le leggi umanitarie internazionali e, in particolare, si astengano da ogni violenza sui civili, dato che molti civili Rohingya hanno sopportato grandi sofferenze ed ora fuggono dalla violenza attraversando il confine verso il Bangladesh: non devono essere respinti o deportati”.

La portavoce dell’Alto rappresentante Federica Mogherini, Catherine Ray, non ha commentato quando è stato chiesto se l’appello fosse rivolto all’esercito birmano, ma ha sottolineato che “già ieri ci sono stati due contatti con le autorità birmane per chiedere l’accesso e continueremo a spingere per questo”. La situazione “è grave e viene presa molto seriamente” ha aggiunto Ray. La portavoce ha ricordato che Styliandes nel maggio scorso ha visitato lo stato del Rakhine ed ha avuto conoscenza diretta della situazione.

Il Commissario poi si è detto soddisfatto e ha espresso gratitudine verso l’ospitalità che il Bangladesh ha riservato ai civili del Rohingya, sottolineando quanto questo sia cruciale “finché la situazione nello stato del Rakhine non sarà stabilizzata ed essi potranno tornare a casa”

Giulia Torlone

Aquilana di nascita, si è laureata in Italianistica e vive a Firenze. Ha lavorato nel settore della cooperazione internazionale occupandosi di ufficio stampa. Redattrice su temi di diritto alla cittadinanza e giustizia sociale, ha concentrato il suo lavoro sui Paesi del bacino del Mediterraneo.