HomeSport San Siro, Sala: “Siamo disposti a cederlo a Inter e Milan”

San Siro, il sindaco Sala:
"Siamo disposti a cedere
lo stadio a Inter e Milan"

Bloccate le ambizioni delle due società:

proposero di costruire un nuovo impianto

di Mariacristina Ponti13 Settembre 2019
13 Settembre 2019

Milano, scusa. Stavo scherzando. Luci a San Siro non ne accenderanno più”. Si conclude così, con una vena decisamente malinconica, una delle canzoni più famose di Roberto Vecchioni. Se quando è stata scritta, dal cantautore milanese grande tifoso dell’Inter, la chiosa sembrava quasi fantascienza, la realtà dei fatti non sembra discostarsi di tanto, ma non è ancora detta l’ultima parola.

“A questo punto ci sono due ipotesi sul tavolo: uno stadio (nuovo, ndr) a San Siro o uno stadio a Sesto San Giovanni. Io ne aggiungerei una terza, noi siamo disponibili a cedere San Siro, qualora si volesse considerare anche l’ipotesi di San Siro”. Con queste parole il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha risposto, a margine di un evento, circa il futuro dello stadio in cui giocano Inter e Milan. “Ovviamente –ha continuato il primo cittadino- il Comune da San Siro non vuole farci soldi: siamo disponibilissimi a una valutazione di un ente terzo, che dice quanto vale”.

A Losanna, prima della cerimonia di incoronazione di Milano-Cortina per le Olimpiadi invernali del 2026 Paolo Scaroni, attuale presidente del club rossonero, e Alessandro Antonello, amministratore delegato dei cugini nerazzurri, avevano annunciato la possibilità di costruire insieme un nuovo stadio da affiancare al vecchio impianto, qualche giorno più tardi avevano presentato in Comune la propria proposta. Le parole odierne di Sala possono quasi essere considerate un freno alle ambizioni delle società milanesi.

Con il nuovo stadio o comunque con uno stadio di proprietà, il business di Milan e Inter, infatti, si presume aumenterebbe parecchio.  Basti pensare al caso della Juventus, il primo club in Italia, che si è dotato di uno stadio “personale”, l’Allianz Stadium o Juventus Arena. Dalla stagione 2010-11, quando i bianconeri giocavano ancora all’Olimpico di Torino, al 2014-15, i milioni incassati sono quasi quintuplicati (si è passati da 11,6 milioni a 51,4). Questo guardando solo in casa nostra. La prassi negli altri paesi europei, infatti, continua a confermare il dato che gli stadi di proprietà giovino alle casse delle squadre e, magari, avvicinano ancora di più i tifosi ai giocatori.

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