"Senza l'Obamacare si muore"Il grido dei malati contro le minacce del Gop

Pence: "Smantelleremo la riforma" Il WP racconta le esperienze dei malati

«L’Obamacare è un incubo, che presto finirà». Lo ha detto Mike Pence, vicepresidente degli Stati Uniti d’America, che attacca la riforma sanitaria alla Coservative Political Action Conference. Pence promette la revoca e la sostituzione immediata dell’Obamacare, esortando i conservatori a mobilitarsi contro i democratici.

Mentre la battaglia dei repubblicani si intensifica contro la riforma sanitaria, i malati di cancro e i sopravvissuti temono le conseguenze di una possibile abrogazione. Il “Washington Post” riporta oggi le esperienze di alcuni sopravvissuti, che senza l’Obamacare sarebbero morti.

Tra questi Ashley Walton, giovane ragazza americana, salvata dalla legge Affordable Care. Tre anni fa le fu diagnosticato un melanoma, ma la ragazza era disoccupata e priva di assicurazione. Vani i tentativi di acquistare la copertura sanitaria. Poi la svolta. Grazie alla nuova riforma sanitaria la sua condizione di malata terminale rientrò nell’assicurazione. La riforma stabilisce così che nessun ente assicurativo può rifiutarsi di stipulare una polizza a causa dei trascorsi clinici o delle attuali condizioni di salute di un paziente.

Interventi chirurgici, radiazioni e immunoterapia, che le sono servite a combattere il cancro. E oggi Ashley ringrazia: «Senza l’Obamacare sarei probabilmente morta, e la mia famiglia non avrebbe potuto far niente per impedirlo». Ma le parole di Pence la preoccupano molto: «Ho paura che le aggressioni dei repubblicani metteranno in pericolo la copertura».

Per questo motivo i sopravvissuti al cancro alzano la voce. Un esercito di 15 milioni di americani che interviene nelle riunioni cittadine e chiede risposte agli uffici del Congresso. Le armi migliori sono le loro esperienze. E così si chiedono cosa sarebbe successo in un America priva dell’Obamacare. Al fianco dei malati sono scesi in campo molti giudici. Si dichiarano pronti a difendere i loro diritti in caso di abrogazione della riforma sanitaria.

Ma i repubblicani non hanno un piano concreto per sostituire la riforma sanitaria. L’unica strada finora percorribile dal Gop è quella dei tagli ai fondi, che porterebbe all’abolizione dell’Obamacare con un voto a maggioranza semplice al Congresso.

Valerio Toma

Nato a Cagliari nel 1992, dopo la maturità scientifica frequenta il corso di laurea in Lingue e Comunicazione alla Facoltà di Cagliari. Completa il percorso accademico con 110 e lode presentando la tesi “Tanti anchor, altrettanti linguaggi’’: uno studio sui modelli di conduzione dei notiziari italiani. Parla fluentemente l’inglese e il tedesco.