Omicidio Kim Jong-Nam ipotesi gas nervinocome arma del delitto

La sostanza è incolore e inodore Restano in cella le due donne arrestate

Potrebbe essere stato il gas nervino ad uccidere Kim Jong-nam: sono le conclusioni preliminari della autopsia fatta sul corpo del fratellastro del leader nordcoreano ucciso lo scorso 13 febbraio all’aeroporto di Kuala Lumpur. L’esame preliminare curato dal Dipartimento di Chimica della Malesia ha rinvenuto sul volto e sugli occhi della vittima una sostanza identificata come, “ethyl s-2-diisopropylaminoethyl methylphosphonothiolate”, più semplicemente noto come “agente Vx”, un derivato del gas nervino già utilizzato in passato dai sicari di Pyongyang. Lo ha fatto sapere la polizia malese tramite una nota.

Il fratellastro del leader Nord coreano Kim Jong-Un era in attesa di imbarcarsi su un volo per Macao quando è stato avvicinato da due donne che gli hanno gettato in faccia una sostanza oleosa, inodore e incolore. Mercoledì la polizia malese ha reso noto che le due donne sospettate, una vietnamita e una indonesiana già tratte in arresto la settimana scorsa, erano consapevoli della partecipazione a un attacco e presero parte all’azione a mani nude, senza protezione. Proprio per questo, una delle due donne che hanno aggredito Kim e che al momento si trovano in cella con l’accusa di omicidio, ha risentito a sua volta degli effetti della sostanza velenosa che l’avrebbe indotta al vomito subito dopo l’attacco.

Luisa Vittoria Amen

Nata a Genova nel 1991 si laurea in Lingue e Culture moderne all'Università LUMSA di Roma. Dal 2014 è fashion editor e content writer di Pinkitalia, canale donna di QN di cui cura i contenuti moda e beauty. Viaggiatrice instancabile, lettrice onnivora, cinefila appassionata.