HomeSport Sinner vince gli Us Open, è il primo italiano: “Lo dedico a mia zia”

Sinner vince gli Us Open, è il primo italiano: “Lo dedico a mia zia”

di Alberto Alessi09 Settembre 2024
09 Settembre 2024

NEW YORK – Il quotidiano sportivo francese Equipe lo chiama “Implacabile”, “Djokovic 2.0”, il Guardian lo “strapazzatore del sogno americano”, mentre per il Times “ha zittito tutti”. Ma gli allori internazionali non inquadrano davvero la portata del trionfo nel secondo slam stagionale di Jannik Sinner, il 23enne altoatesino che l’8 settembre da numero uno al mondo nella classifica Atp ha conquistato il grande slam degli Us Open sui prati di Flushing Meadows. Ed è stato il primo atleta nella storia del tennis italiano a farlo.

I tre set verso l’Olimpo dell’Us Open

Il match contro Taylor Fritz portato a casa in tre set (6-3, 6-4, 7-5) non si può raccontare, anche perché la racchetta di Sinner schiaccia come la penna non può. Si possono però mettere in fila alcuni dettagli che contribuiscono a consacrarne la leggenda. Primo: per Sinner è il sesto trofeo del 2024, tra Australian Open, Rotterdam, Halle, Cincinnati e Miami. Secondo: Sinner è tornato in campo dopo lo scandalo doping – malinteso che non lo ha neanche scalfito – e dopo aver saltato le Olimpiadi di Parigi per una tonsillite. Terzo: per lui sono stati giorni non facili, sul piano personale.

“C’è vita oltre il tennis, dedico il titolo a mia zia”

“Io amo il tennis, mi sono allenato tanto per questi palcoscenici, ma oltre il campo c’è una vita – così parla ai microfoni della stampa – voglio dedicare questo titolo a mia zia, perché non sta bene e non so per quanto ancora rimarrà nella mia vita”. Ancora tremante, pochi attimi dopo, un’altra leggenda come Andrè Agassi gli porge il trofeo. Un momento ancora di trionfo silenzioso prima della grandine di congratulazioni istituzionali.

Meloni, Abodi, Malagò, quando il trionfo diventa di tutti

Di “percorso perfetto in questo US Open 2024 che corona una stagione straordinaria” parla il tweet della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che lo aggrega anche ai trionfi di Errani e Vavassori nel doppio misto dello stesso slam. Maieutico il ministro dello Sport Andrea Abodi, che si limita a un “semplicemente grazie”, mentre il presidente del Coni Giovanni Malagò è convinto che “si scrive Sinner e si legge storia”. Ma sotto la valanga di felicitazioni Sinner rimane in alto, solo, imperturbato in cima al podio mondiale del tennis. Come un umile filosofo della racchetta e della pallina che da trionfatore punta ancora a “migliorarsi”.

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