TOPSHOT - Members of Syria's opposition "National Liberation Front" fire heavy artillery guns at government forces in the village of Talhiyeh near the town Taftanaz in northeastern Idlib province, from another position on February 28, 2020. (Photo by Abdulwajed HAJ ESTEIFI / AFP)

Siria, continua lo scontroforze governative-AnkaraÈ ancora strage di civili

L'Onu: "È la più grave crisi odierna" Oggi Erdogan incontra i vertici europei

Per il ministero della Difesa russo la Turchia ha violato la legge internazionale schierando una divisione armata nella zona di Idlib, in Siria, e accusa: “Nessuno in Occidente sembra rendersi conto delle azioni di Ankara” che – secondo l’agenzia di stampa russa Interfax – ha predisposto un dispiegamento di forze pari a 14.000 militari, 250 carri armati e altre 300 unità corazzate. Le roccaforti dei terroristi e i posti di osservazione turchi dispiegati nell’ambito dell’accordo di Sochi si sarebbero addirittura fusi insieme.

Lo scontro fra l’esercito di Ankara e le forze governative appoggiate dalla Russia continua, proprio alla vigilia del cruciale incontro a Mosca tra il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e quello russo Vladimir Putin. Il turco, proprio in vista di questo vertice ha affermato: “La Turchia spera di “ottenere un cessate il fuoco il più rapidamente possibile”. Il Cremlino invece si aspetta che i due raggiungano un punto d’intesa comune sulle ragioni che stanno alla base della crisi di Idlib, in Siria. Sale a 39 il numero dei soldati turchi uccisi nell’ultima settimana nella regione nordoccidentale della Siria.

Forte la preoccupazione dell’Onu che ha definito la situazione “la più grande crisi di oggi nel mondo”: solo ieri un nuovo massacro di civili, con 9 persone uccise, fra cui 5 bambini. Nel frattempo continua l’emergenza umanitaria: un milione e mezzo di civili sono stati sfollati solo negli ultimi tre mesi nel nord-ovest della Siria. Il 60% di questi sono bambini e il 20% sono donne. Al via infine la seconda giornata di colloqui ad Ankara, con l’incontro fra l’Alto rappresentante Ue Joseph Borrell Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel e il presidente turco Erdogan.

Chiara Viti

Classe 1993. Ha studiato Filosofia a Roma e si è specializzata in Editoria e Giornalismo. Si è avvicinata al mondo della comunicazione lavorando come Ufficio Stampa, poi uno stage nella redazione di Report (Rai 3). Adesso è giornalista praticante presso la Lumsa Master School.