WASHINGTON – Un “assalto atroce”, ma anche “un atto di malvagità, di odio e di terrore. Un crimine contro la nostra nazione e l’umanità intera”. Queste le parole del presidente americano Donald Trump, che in un video alla nazione ha parlato dell’agguato del 26 novembre contro due soldati della Guardia Nazionale a Washington, vicino alla Casa Bianca. L’uomo che ha sparato è Rahmanullah Lakanwal, un afghano di 29 anni fermato dalle forze dell’ordine. È arrivato negli Stati Uniti nel 2021 durante il periodo dell’amministrazione Biden. “Sulla base delle migliori informazioni disponibili, il Dipartimento per la Sicurezza Interna è convinto che il sospettato in custodia sia uno straniero entrato nel nostro Paese dall’Afghanistan, un inferno sulla Terra – ha affermato Trump – è stato fatto arrivare qui dall’amministrazione Biden nel settembre 2021 su quei famigerati voli di cui tutti hanno parlato”. I due soldati “sono in condizioni critiche”, ha affermato il direttore dell’Fbi Kash Patel durante una conferenza stampa sul luogo della sparatoria.
Il post di Trump su Truth: “Lakanwal pagherà un prezzo altissimo”
“L’animale che ha sparato ai due membri della Guardia Nazionale gravemente feriti e ricoverati in ospedale – ha scritto Trump in un post su Truth – è anch’esso gravemente ferito, ma nonostante tutto pagherà un prezzo altissimo”. Dopo la sparatoria, il Pentagono ha schierato altri 500 militari a Washington con l’obiettivo di rafforzare la sicurezza della città.
Gli Stati Uniti sospendono i visti dall’Afghanistan
Nel frattempo, gli Stati Uniti hanno sospeso l’elaborazione di tutte le richieste di immigrazione provenienti da cittadini afghani. I Servizi per la Cittadinanza e l’Immigrazione del Paese hanno affermato che la decisione è stata presa in attesa di una revisione dei “protocolli di sicurezza e controllo”.









