Storico francese si suicida a Notre Dame
Non accettava i matrimoni gay in Francia

Un gesto eclatante per protestare contro le nozze gay. A questo deve aver pensato Dominique Venner, storico francese vicino all’estrema destra ed ex membro dell’Organizzazione armata segreta (Oas), prima di decidere di spararsi nella cattedrale di Notre Dame, a Parigi. Un gesto anticipato da un messaggio scritto martedì mattina sul suo blog, in cui parlava di agire con gesti eclatanti per evitare la caduta della Francia nelle mani degli islamisti e per protestare contro la recente approvazione della legge sui matrimoni omosessuali.
Nessuna riconsacrazione. È stata questa decisione del presidente francese, François Hollande, a spingerlo verso questa scelta estrema. Un modo, secondo lui, per «scuotere i sonnolenti, le coscienze anestetizzate e risvegliare la memoria delle nostre origini». Così martedì pomeriggio è entrato a Notre Dame, uno dei simboli di Parigi, è salito sull’altare e si è sparato. Un gesto che ha lasciato sgomenti i 1500 fedeli presenti nella cattedrale. Un gesto simile non era mai avvenuto, ricorda il rettore di Notre Dame, monsignor Patrick Jacquin, anche se in passato molti si sono gettati dalle mura della cattedrale. Jacquin ha poi spiegato che non sarà necessaria la riconsacrazione della cattedrale, in quanto teatro di un suicidio, ma basterà un “rito di riparazione” durante una messa di un giorno feriale come previsto dopo il Concilio Vaticano II.
Non si fermano le polemiche. Dominique Venner, 78 anni, era molto famoso nel mondo accademico. Storico e saggista, era un esperto della storia di cavalieri e samurai ed era direttore della rivista “Nouvelle Revue d’Histoire”; appassionato d’armi è stato paracadutista volontario in Algeria. Da sempre contrario ai matrimoni gay, era convinto che semplici manifestazioni non fossero sufficienti per protestare contro l’approvazione della legge.
Tra chi ha commentato l’accaduto anche Marine Le Pen, leader di Front National, partito dell’estrema destra francese che ha scritto su Twitter: «Tutto il nostro rispetto a Dominique Venner, il cui ultimo gesto, eminentemente politico, è stato di tentare di svegliare il popolo di Francia». Un’affermazione che ha scatenato molte polemiche e preoccupazioni in vista della manifestazione di domenica 26 maggio, organizzata dal movimento Manif Pour Tous, che si batte contro i matrimoni omosessuali.

Domenico Cavazzino