Ascoltati i primi testimonidella strage di BrandizzoTre telefonate inascoltate

Landini (Cgil): "Un dolore drammatico" Sciopero di otto ore a Vercelli

BRANDIZZO – Sono stati ascoltati in procura ad Ivrea questa mattina, 4 settembre, i primi testimoni in merito all’inchiesta sulla tragedia avvenuta nella notte tra il 30 e il 31 agosto a Brandizzo, dove cinque operai hanno perso la vita travolti da un treno mentre effettuavano dei lavori sulla linea ferroviaria Milano-Torino.

Al centro del dibattito la questione riguardante le telefonate tra l’addetto di Rfi e la dirigente del movimento della stazione di Chivasso, le quali dimostrerebbero la mancanza del nulla osta per l’inizio dei lavori sui binari. L’ultima di queste ha registrato l’esatto momento in cui è avvenuta la strage. Per gli inquirenti la tragedia non si sarebbe mai verificata se le regole fossero state osservate. 

“Non sarò un ministro contento alla fine del mio mandato se avrò aperto 100 cantieri ma ci sarà anche un solo incidente sul lavoro, anche un solo morto è troppo”. Questo il commento del ministro Matteo Salvini, intervenuto al Forum Ambrosetti di Cernobbio. “Non si può morire sul lavoro per mancanza di comunicazione. Non ho pace” ha aggiunto il ministro dell’Interno. Sul tema della sicurezza sul lavoro Salvini ha sottolineato la necessità di trattare con maggiore attenzione la questione. “È stato un drammatico errore su cui ovviamente dobbiamo andare fino in fondo, è inaccettabile”, ha aggiunto il ministro.

A Vercelli questa mattina si è tenuto il corteo organizzato da Cgil, Cisl e Uil in memoria dei cinque operai scomparsi. “Sono in un momento di dolore drammatico. Abbiamo espresso solidarietà. Va rispettato il loro dolore”. Queste le parole del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. Al termine del corteo Landini si è fermato per qualche minuto con i familiari delle vittime. Per la giornata di oggi è stato proclamato uno sciopero di otto ore in provincia di Vercelli e a livello regionale nelle categorie edili e dei trasporti. 

Alessandro Raeli

Nato nel '98 nella terra del sole, del mare e del vento. Mi sono laureato in Interpretariato e Comunicazione all'Università Iulm di Milano, dove ho successivamente conseguito la laurea magistrale in Traduzione Specialistica. Appassionato di Formula 1 e dello sport in generale, sogno di diventare giornalista sportivo.