LOS ANGELES – I Duffer Brothers avevano tentato di giocare d’anticipo, chiedendo a Netflix di preparare i suoi server a un impatto senza precedenti, “aumentando la larghezza di banda del 30%”. Nonostante il colosso streaming abbia prestato ascolto ai due creatori della serie, la messa in onda di “Stranger Things 5” ha provocato un crash senza precedenti, con oltre 14 mila segnalazioni di disservizio solo negli Stati Uniti. Un impatto dirompente, per la conclusione di un viaggio epocale.
La seconda parte a Natale, poi il gran finale nella notte di Capodanno
Alle due (27 novembre), ora italiana, Netflix ha pubblicato i primi quattro episodi della stagione finale, che per l’occasione è stata divisa in tre parti. A questi farà seguito il secondo volume, che debutterà nella notte di Natale, il 25 dicembre. E poi il gran finale, che sarà disponibile sulla piattaforma nella notte tra il 31 dicembre 2025 e il primo giorno del nuovo anno. Per l’occasione, la società statunitense ha deciso di trasmettere l’ultimo capitolo della storia al cinema: è la prima volta dalla nascita della società fondata da Reed Hastings.
La battaglia con Vecna e il ruolo di Will
“Stranger Things 5” sarà la resa dei conti finale tra la brigata di Hawkins e il malvagio stregone Vecna, padrone del Sottosopra, mostruoso mondo parallelo creato inconsapevolmente da Undici, la super eroina interpretata da Millie Bobby Brown. A determinare le sorti del conflitto sarà soprattutto la figura di Will Byers, “il saggio”, legato a doppio filo ai piani di Vecna, fin dalla sua scomparsa nella prima stagione.

L’origine della serie: esperimenti governativi, mostri e anni Ottanta
E mentre i fan si arrovellano da settimane su quale dei propri personaggi preferiti potrebbe finire sotto la mannaia dei Duffer Brothers, i creatori della serie che ha imposto la logica dell’algoritmo, hanno svelato l’origine del loro disegno. “Siamo andati a vedere ‘Prisoners’, film di Denis Villeneuve che parla di un bambino rapito e della sua ricerca. Usciti dal cinema, abbiamo iniziato a parlare dell’idea di fare una serie su un bambino scomparso, mettendo in mezzo esperimenti governativi e mostri da altre dimensioni, sullo sfondo degli anni Ottanta”. Inizio e fine di un fenomeno che ha cambiato la cultura pop dell’ultimo decennio.


