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HomePolitica Maggioranza ormai ai ferri corti
sui rifiuti l’ultimo scontro Salvini-Di Maio

Tensioni in maggioranza
scontro anche sui rifiuti
Di Maio: "Mai inceneritori"

Al sì della Lega per nuovi siti

risponde negativamente il M5s

di Flavio Russo16 Novembre 2018
16 Novembre 2018

A mural painted on a building shows Italian Deputy Premiers 5-Star Movement's Luigi Di Maio, left, and The League's Matteo Salvini with their backs to each other and their phones in their hands, in Milan, Italy, Thursday, Nov. 15, 2018. A similar mural showing the populist government leaders kissing had emerged on a wall in Rome last March, when members of parliament had gathered to vote for their chamber presidents. (ANSA/AP Photo/Luca Bruno)

Non sembra terminare lo scontro nella maggioranza tra Lega e Movimento 5 Stelle. Dopo il ritiro da parte della Lega dell’emendamento contenuto nel ddl anticorruzione, che prevedeva norme più morbide sul peculato e che secondo i pentastellati avrebbe portato benefici nei processi di alcuni dirigenti del Carroccio, nella notte è stato modificato alla radice anche il decreto fiscale, con il taglio della dichiarazione integrativa, fortemente voluta dalla Lega e avversato dal Movimento.

Non solo, sono poi montate le tensioni anche sulla questione dei rifiuti, all’indomani delle dichiarazioni del ministro dell’Interno Matteo Salvini, a margine dell’incontro del Comitato per l’ordine e la sicurezza tenutosi ieri a Napoli. Salvini, in merito alla questione dello smaltimento di rifiuti in Campania, che potrebbe divenire ancor più critica con la chiusura temporanea per manutenzione del termovalorizzatore di Acerra che avverrà a febbraio, si è espresso in toni drastici. “Temo si rischi il disastro ambientale – ha detto – una emergenza a livello mondiale, sia sanitaria e sociale. In Campania ci vorrebbe un termovalorizzatore per ogni provincia”.

Pronta la replica del vicepremier Luigi Di Maio “Gli inceneritori non c’entrano una ceppa” e del presidente della Camera Roberto Fico: “E’ uno schiaffo forte a questa città e a questa Regione arrivare qui e dire che ci vuole un termovalorizzatore a provincia dopo le lotte che sono state fatte e dopo l’avanzamento delle nuove tecnologie”. Critica anche la presidente della Commissione Ambiente del Senato per il Movimento 5 Vilma Moronesi che ricorda come Matteo Salvini non abbia particolare competenza in campo ambientale, funzione che spetta invece al ministro dell’ambiente Costa.

 

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