Torna in rete "Noi donne"il giornale della resistenzaonline l'archivio storico

Su internet le edizioni del 1944 Il coraggio contro il nazifascimo

Ridare spazio alle donne che hanno combattuto l’opressione nazifascista ai tempi di internet. E’ il progetto voluto dal giornale storico Noi Donne. La testata, nata nel 1944, ha deciso di digitalizzare sul proprio sito le edizioni clandestine del biennio 1944-1945. Storie di resistenza, proteste e avvenimenti: dal diritto di voto per le italiane allo sciopero delle mondine, che richiedevano un salario più alto. L’archivio online sarà presentato domani alla Camera dei Deputati nella Sala del Mappamondo.

Ora questi documenti si potranno consultare sul sito www.noidonne.it, grazie anche al sostegno della presidenza del Consiglio dei Ministri e al contributo della Fondazione Unipolis. Insieme ai numeri clandestini sarà possibile leggere anche le prime edizioni ufficiali pubblicate nelle regioni già liberate.

Dalle pagine del giornale emerge il coraggio delle donne, che hanno scritto in un periodo molto difficile. Si tratta di fogli dattiloscritti e copiati in carta carbone con un’impaginazione simile a quella delle macchine da scrivere. Un giornale che rendeva possibile la formazione di una rete clandestina antifascista, perché “si muoveva con forti radici locali ad ampio raggio nell’Italia occupata e in guerra e che considerava essenziale, insieme alle azioni partigiane, di resistenza e di lotta, un lavoro di informazione oltreché di indirizzo politico su quello che stava avvenendo, rivolto specificatamente alle donne”.

L’obiettivo di “Noi donne” era la massima diffusione dei fogli. Su tutti i numeri si legge, infatti, l’invito a riprodurlo in tutti i modi possibili. “Riproducetelo a stampa, col ciclostile, con la macchina da scrivere, in tutti i modi e diffondetelo soprattutto fra le donne. Se non vi sarà possibile riprodurlo tutto, riproducete almeno gli articoli più importanti anche isolatamente, mettendo sempre l’indicazione Noi Donne”.

 

 

 

 

Valerio Toma

Nato a Cagliari nel 1992, dopo la maturità scientifica frequenta il corso di laurea in Lingue e Comunicazione alla Facoltà di Cagliari. Completa il percorso accademico con 110 e lode presentando la tesi “Tanti anchor, altrettanti linguaggi’’: uno studio sui modelli di conduzione dei notiziari italiani. Parla fluentemente l’inglese e il tedesco.