Dominik Windisch ha regalato all’Italia la prima medaglia nelle Olimpiadi invernali di Pyeongchang: bronzo nella 10 chilometri sprint di biathlon.
L’azzurro 28enne ha chiuso con il tempo di 23’46”5 e un errore all’ultimo poligono, nella gara vinta dal tedesco Arnd Peiffer in 23’38”8 davanti all’atleta della Repubblica Ceca, Michal Krcmar.
“Aspetto per crederci e festeggiare, nel biathlon e nello sport può accadere di tutto” ha affermato Dominik quando gli è stato comunicato il terzo posto con un distacco di 7”7 dal vincitore.
Ma Windisch non è nuovo sul podio: questo è il secondo bronzo olimpico dopo il terzo posto conquistato a Sochi 2014 nella staffetta mista con Dorothea Wiere.
Intanto, le giovani atlete coreane del team unificato di hockey femminile delle due Coree sarebbero candidate al premio Nobel per la pace.
Con un’esclusiva, l’agenzia Reuters lancia un’idea che potrebbe svilupparsi nelle prossime settimane, anche sull’onda dell’attenzione mondiale che questi Giochi olimpici invernali a Pyeongchang stanno catalizzando.
L’esponente americana del Comitato olimpico internazionale (Cio), Angela Ruggiero, ha lanciato un appello: la quattro volte campionessa mondiale di hockey su ghiaccio e medaglia d’oro olimpica Usa ha dichiarato alla Reuters che avrebbe chiesto agli altri membri di nominare per lo storico riconoscimento la squadra congiunta, che comprende dodici giocatrici della Corea del Nord. Paese che – ricordiamolo – è ancora tecnicamente in guerra con il Sud. “Mi piacerebbe che la squadra ottenga il premio Nobel per la pace – ha dichiarato Angela Ruggiero – Qualcosa che valga come riconoscimento del sacrificio che stanno facendo per adattarsi alle loro rivalità”.
