Donald Trump durante la sua campagna elettorale | FOTO ANSA

Bufera alla Casa Biancadopo le parole di Trumpsu Nato e Russia

Stoltenberg: "Difenderemo gli alleati" Duro colpo alle primarie democratiche

WASHINGTON – “Incoraggerei la Russia ad attaccare i paesi Nato che non pagano”. Le parole di Donald Trump, pronunciate durante la sua presidenza, vengono ricordate dal tycoon nel bel mezzo della sua campagna elettorale, scuotendo l’opinione pubblica e scatenando una bufera politica alla Casa Bianca. “Così si mette a rischio la sicurezza nazionale americana e la stabilità globale”, commenta a caldo il portavoce  Andrew Bates, mettendo in risalto l’avversità di Trump nei confronti della Nato. Un astio mai nascosto dall’ex presidente che, però, in questo momento rischia di minare i rapporti tra Stati Uniti ed Europa, lasciando “in bilico” la questione dell’Ucraina.

Le reazioni di Nato e Ue

La risposta della Nato non si è fatta attendere. Il segretario generale Jens Stoltenberg commenta a pugno serrato che “la Nato resta pronta a difendere tutti i suoi alleati”. Duro anche il commento dell’Alto rappresentante Ue Josep Borrel: “La Nato non può essere un’alleanza à la carte. – ha detto –  O esiste o non esiste”. Le dichiarazioni di Donald Trump, quindi, preoccupano ma non intimidiscono. “Con i tempi che corrono un’alleanza militare non può funzionare in base all’umore del presidente degli Stati Uniti – ha aggiunto Borrel, concludendo con una nota sarcastica – Non intendo commentare tutte le cose stupide che verranno dette in campagna elettorale”. Per il presidente Joe Biden, The Donald, con le sue dichiarazioni “spaventose e pericolose” sulla Nato, “vuole dare la luce verde” a Vladimir Putin, così da favorire più “guerre e violenza”. Dal Cremlino, per il momento, nessun commento. 

Il Defence Investment Pledge 

I “pagamenti mancati” a cui Donald Trump fa riferimento, sono gli obiettivi stabiliti dal Defence Investment Pledge con il quale, al summit di Varsavia del 2014, gli alleati si sono impegnati ad arrivare a spendere entro il 2024 almeno il 2% del loro Pil per la difesa e circa il 20% in sviluppo e ricerca. Un incremento delle spese, per cui gli Stati Uniti si classificano al primo posto con il 3,49%, che alcuni Paesi della Nato non rispettano. Il Lussemburgo, ad esempio, che con lo 0,72% è sulla “lista nera” del tycoon assieme a Spagna e Belgio ma anche Turchia, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania che, insieme a l’Italia si aggirano intorno all’1,9%.

Le sfide della campagna elettorale 

Le parole shock dell’ex inquilino della White House danno uno scossone alle primarie democratiche e repubblicane, ma l’ago della bilancia sembra continuare a tendere verso Trump. Un sondaggio di Abc-Ipsos, infatti, dimostra come l’86% degli americani ritiene che Joe Biden sia troppo anziano per un secondo mandato. Lo specchio del dossier del procuratore speciale Robert Hur della scorsa settimana si incontra con il parere dei cittadini americani che, secondo quanto riportato anche dal Financial Times, considerano Donald Trump più affidabile dell’attuale inquilino della Casa Bianca in materia economica. Risultati che, però, non considerano la volontà comune degli elettori di trovare “un’alternativa” che porti a un “cambio di passo”. Un desiderio che sta tentando di cavalcare Nikki Haley, l’unica tra i repubblicani rimasta in corsa contro Donald Trump, che ribadisce la necessità di una svolta e commenta così le parole dell’ex presidente: “Chi manca di rispetto ai nostri militari non dovrebbe avere la patente, figuratevi la presidenza”.