President Donald Trump speaks to a gathering of mayors in the East Room of the White House in Washington, Wednesday, Jan. 24, 2018. (ANSA/AP Photo/Manuel Balce Ceneta) [CopyrightNotice: Copyright 2018 The Associated Press. All rights reserved.]

Trump pronto a scusarsiper i suoi retweet razzistidel gruppo Britain First

“Sono il meno razzista di tutti” dichiara The Donald alla tv inglese Itv

Donald Trump fa marcia indietro. Per la prima volta ammette di aver sbagliato. Annuncia addirittura di essere pronto a scusarsi: “Se mi dicessi che è gente orribile, orribili razzisti, mi scuserei certamente, se vuoi che lo faccia”. È con queste parole che il presidente americano sceglie di rispondere alle domande del giornalista inglese Piers Morgan, nel corso di un’intervista per la televisione britannica Itv. Una novità assoluta per l’inquilino della Casa Bianca, abituato a rispondere alle critiche degli oppositori rimarcando le sue posizioni, rilanciando sempre sulla sua linea, pronto allo scontro totale.

Questa volta, invece, “The Donald” riconosce di avere esagerato. Di essersi spinto troppo in là nell’endorsement del gruppo dell’estrema destra inglese Britain First, un manipolo di neonazisti che aveva postato su Twitter una serie di video anti-islamici, indiscutibilmente razzisti. E che lui aveva retwittato, postandoli sull’account ufficiale della presidenza Usa: proprio sul profilo POTUS, quell’acronimo che sta per President of the United States. “Sono spesso la persona meno razzista che chiunque possa incontrare”, ha aggiunto Trump, nel corso dell’intervista.

Poco dopo però il presidente ritrova se stesso. Alla domanda del giornalista sulle proteste che infuriano in Gran Bretagna in vista della sua prossima visita nel Regno Unito, “The Donald” torna al suo stile consueto: “Non mi importa se mi disapprovano”.

Siria Guerrieri

Dottore di Ricerca, giornalista con la passione per Politica ed Esteri fin dai tempi dell’università. Nel 2010 e nel 2011 è a Washington DC per una borsa post-doc. Dal 2014 al 2016 collabora con la redazione di Rassegna, Rassegna.it e Liberetà, occupandosi di esteri e politiche dell'Unione Europea.