SAN PIETROBURGO – La pace in Ucraina si allontana. Secondo quanto afferma il vice ministro degli Esteri russo Serghei Ryabkov, “lo slancio per una soluzione al conflitto che si era creato con l’incontro tra Vladimir Putin e Donald Trump in Alaska si è in gran parte esaurito”. E fa sapere che gran parte della responsabilità sarebbe da rintracciare nei leader europei, colpevoli di aver commesso “attività distruttive”.
E dal Cremlino anche il presidente Vladimir Putin non accenna a passi indietro sulla guerra in Ucraina. “Le decisioni prese nel febbraio 2022 con l’invasione sono state giuste, la Russia deve raggiungere tutti gli obiettivi”, ha detto durante una riunione del Consiglio di sicurezza nel quale ha fatto il punto sull’operazione militare speciale. Nessun ripensamento, quindi, per il leader russo.
Sulla sponda opposta del Pacifico, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha aperto con le sue ultime dichiarazioni alla possibilità di inviare missili Tomahawk agli alleati ucraini, anche se spiega di voler “capire come verrebbero usati”. Questi missili, con la loro gittata di circa 1.500 chilometri, consentirebbero a Kiev di puntare obiettivi strategici in profondità nel territorio russo. Pronta la risposta di Mosca. Il vice ministro degli Esteri Serghei Ryabkov, citato dall’agenzia Interfax, chiede agli Stati Uniti un atteggiamento “ragionevole e responsabile” sull’eventuale via libera sui Tomahawk all’Ucraina, sottolineando che la decisione significherebbe un cambiamento qualitativo della situazione, dato che questi missili sono in grado di trasportare anche testate nucleari. Da subito, in ogni caso, Vladimir Putin “ha ordinato di garantire la sicurezza di tutte le infrastrutture, comprese quella energetiche”.
53 droni ucraini intercettati sulle regioni russe. Morti nella zona di Belgorod
Dal campo diplomatico, a quello di battaglia. Durante la notte del 7 ottobre le unità di difesa aerea russe hanno distrutto 53 droni ucraini, secondo i dati diffusi dal ministero della Difesa del Cremlino. Le regioni coinvolte – tra le altre – sono quelle di Voronezh, Rostov e Belgorod. Quest’ultima, stando a quanto riportato su Telegram dal governatore Vyacheslav Gladkov, ha subito un attacco missilistico delle forze ucraine nel villaggio di Maslova Pristan, che ha causato la morte di tre persone e il ferimento di una quarta, con altre che potrebbero essere intrappolate sotto le macerie. In risposta, la Russia ha attaccato una centrale nucleare della compagnia energetica ucraina Dtek: grave danno all’impianto, feriti due operai.
Ursula Von der Leyen: “l’Ue sta rispondendo unita a Mosca”
“La Russia vuole seminare discordia. Stiamo rispondendo con unità. Sono stati i piloti italiani della Nato a scortare i jet russi dai cieli estoni. Questa è solidarietà in azione”. Con queste parole la presidente della Commissione Ue Ursula vVon der Leyen interviene al dibattito in plenaria, evidenziando la risposta unitaria dell’Unione alle recenti violazioni russe dello spazio aereo europeo. “Nelle ultime due settimane – ha ricordato – caccia Mig hanno violato lo spazio aereo dell’Estonia e i droni hanno sorvolato siti critici in Belgio, Polonia, Romania, Danimarca e Germania. I voli sono stati bloccati, i jet sono stati fatti decollare e sono state dispiegate contromisure per garantire la sicurezza dei nostri cittadini”. Secondo vVon der Leyen, gli incidenti non sono casuali: “”Sono calcolati per restare nell’ombra della negabilità. È una campagna coerente e in continua escalation per mettere alla prova la nostra determinazione, dividere la nostra Unione e indebolire il nostro sostegno all’Ucraina. Ed è ora di chiamarla con il suo nome. Questa è guerra ibrida”.