PARIGI – È un “accordo storico” quello siglato tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il suo omologo francese Emmanuel Macron. I due leader hanno firmato una lettera di intenti che punta a rafforzare i sistemi di difesa antiaerea ucraini, attraverso l’acquisto da parte di Kiev di fino a 100 caccia Rafale. Secondo quanto riportato dall’Eliseo, l’intesa – che si proietta “su un orizzonte temporale di circa dieci anni” – prevede anche possibili contratti futuri per “l’acquisizione da parte dell’Ucraina di nuove attrezzature di difesa francesi”.

La tappa in Francia si inserisce nel giro diplomatico che Zelensky sta facendo in questi giorni tra i partner occidentali. Dopo l’accordo energetico firmato ieri con la Grecia, il presidente ucraino sarà accolta domani in Spagna dal suo omologo Pedro Sanchez e dal re Felipe VI.
Bomba sulla linea Varsavia – Lubino. Tusk: “È stato un sabotaggio”
“Purtroppo non ci sono dubbi: è stato un atto di sabotaggio”. Con queste parole il premier polacco Donald Tusk ha confermato la natura dell’esplosione che domenica mattina ha danneggiato la linea ferroviaria Varsavia-Lublino, nel tratto vicino al villaggio di Mika. L’allarme era scattato dopo che un macchinista aveva notato una sezione dei binari completamente divelta, segnalazione che ha portato i servizi di sicurezza a individuare i resti di un ordigno. Secondo Tusk, l’esplosione mirava molto probabilmente a far deragliare un treno sulla direttrice Varsavia-Dęblin, snodo strategico anche per il passaggio degli aiuti all’Ucraina. “Siamo di fronte a un tentativo di destabilizzazione che avrebbe potuto causare una tragedia”, ha avvertito il premier.
“Dopo l’esplosione di ieri controlleremo ogni binario”, ha dichiarato il ministro della Difesa polacco Władysław Kosiniak-Kamysz, annunciando che l’esercito passerà al setaccio gli ultimi 120 chilometri della linea ferroviaria che porta al confine ucraino.
Notte di bombardamenti russi a Kharkiv. Mosca rivendica la conquista di tre villaggi ucraini
Intanto sul campo continuano i bombardamenti. Almeno tre persone sono morte e dieci sono rimaste ferite, secondo il bilancio tracciato dalle autorità ucraine dopo l’ennesimo raid russo nella regione di Kharkiv. Gli ordigni, ha riferito su Telegram il capo dell’amministrazione militare locale Vitalii Karabanov, sono esplosi nei pressi di alcuni complessi residenziali. Intanto Mosca rivendica nuove conquiste sul campo, annunciando la presa di tre villaggi: Gai nel Dnipro, Dvurechanskoye nella regione di Kharkiv e Platonovka nel Donetsk. Nel sud del Paese altri droni russi hanno provocato incendi a infrastrutture energetiche e al porto di Odessa.


