NEWS ANSA

Sito aggiornato alle 14:48 del 14 ottobre 2025

HomeEsteri Ucraina, Zelensky a Trump: “C’è speranza anche per noi”. Mosca minaccia: “Finirà male per tutti”

Ucraina senza tregua
Zelensky spera negli Usa
Mosca: "Finirà male"

Gli 007 tedeschi: "Russia non esiterà"

Trump, verso l'invio dei Tomahawk

di Greta Giglio14 Ottobre 2025
14 Ottobre 2025
zelensky

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante una conferenza stampa del 13 ottobre 2025 | Foto Ansa/Sergei Supinsky

KIEV – Nessuna tregua in Ucraina. Nella notte di ieri 13 ottobre bombardamenti russi hanno colpito infrastrutture energetiche a Kharkiv e nella regione di Kirovohrad. Questa mattina colpito nel sud un convoglio di aiuti umanitari delle Nazioni Unite: non ci sono vittime. Sul tavolo della diplomazia, il presidente Zelensky annuncia un vertice per venerdì con l’omologo americano Donald Trump, mentre Mosca minaccia ripercussioni.

Vertice a Washington, speranza per l’Ucraina 

Questa la conferma del leader ucraino sul viaggio a Washington: “Credo che io e il presidente americano discuteremo di una serie di misure che intendo proporre”. L’Ucraina guarda con speranza alla mediazione statunitense, soprattutto ora che Trump è riuscito a far raggiungere un accordo di pace in Medio oriente, come dichiara il presidente ucraino: “Quando si raggiunge la pace in una parte del mondo, si alimenta la speranza di pace anche in altre regioni dove la vita è ancora minacciata”. L’obiettivo della visita è “la difesa aerea e le nostre capacità a lungo raggio – spiega Zelensky – così da esercitare pressione sulla Russia per aprire il tavolo dei negoziati verso la pace”. Previsti anche incontri con aziende energetiche e del settore della difesa, oltre che con senatori e membri del Congresso americano: “Incontrerò queste aziende perché ci sono esigenze urgenti legate a vari tipi di attacchi”.

Mosca minaccia: “Se venissero forniti missili, finirebbe male per tutti”

Sul tavolo dell’incontro con Trump, anche la possibilità per l’Ucraina di ricevere i missili a lungo raggio Tomahawk, evocata dallo stesso presidente americano “nel caso la guerra non venisse risolta”. Dura la reazione del Cremlino: il vicepresidente del Consiglio di Sicurezza nazionale Dmitry Medvedev dichiara che un’azione del genere “potrebbe finire male per tutti e soprattutto per Trump. Anche perché i lanci sarebbero effettuati non da militari ucraini, ma proprio dagli Usa”. Medvedev apostrofa Zelensky come “un pagliaccio sotto l’effetto di droghe” e il presidente americano come “il tizio a stelle e strisce”, a cui la Russia avrebbe già detto che distinguere l’assetto nucleare dei Tomahawk da quello convenzionale in volo è impossibile. “Resta da sperare – conclude il vicepresidente – che si tratti di un’altra minaccia vuota”. Intanto il portavoce russo Dmitrij Peskov dichiara che non sono previsti nuovi colloqui con l’Ucraina né con gli Usa, allontanando sempre più l’ipotesi di trattative di pace.

Per gli 007 tedeschi la Nato è già sotto tiro

Le tensioni sempre più concrete con la Russia vengono confermate anche dai servizi segreti tedeschi, che lanciano l’allarme: “Mosca non esiterà, se necessario, a entrare in conflitto militare diretto con la Nato pur di mantenere l’Europa dipendente dalla Russia”. Previsto per domani un doppio incontro a Bruxelles tra i ministri della Difesa europea e la Nato, poi il vertice dei 27 membri dell’Unione Europea. Altro vertice dei leader fissato per il 23 ottobre. Si prevede l’approvazione di alcuni progetti prioritari e la possibilità di usare gli asset russi per finanziare gli aiuti a Kiev.

L’attacco russo alle infrastrutture energetiche 

Nella notte i bombardamenti russi su Kharkiv hanno lasciato al buio 30 mila utenti in tre distretti della città e danneggiato anche un ospedale. Non si sono vittime, ma sono più di 50 le persone ferite. Un altro attacco sulla regione di Kirovohrad, nell’Ucraina centrale, ha danneggiato edifici e fatto saltare la corrente elettrica in cinque insediamenti. Con l’avvicinarsi dell’inverno si intensificano dunque gli attacchi russi mirati alla rete elettrica e all’industria del gas ucraina.

Kharkiv
Soccorritori ucraini sul luogo dell’attacco russo contro un ospedale civile a Kharkiv, nel nord-est dell’Ucraina, la notte del 14 ottobre 2025 | Foto Ansa/Sergey Kozolov

Ti potrebbe interessare