Il Presidente della Camera Kevin McCarthy al Campidoglio a Washington / Foto Ansa

Usa, il deputato Matt Gaetz presenta una mozione per destituire McCarthy

Il presidente della Camera è accusato di avere un accordo segreto con Biden

WASHINGTON – Il membro del Congresso Matt Gaetz, un repubblicano di estrema destra della Florida nonché fedelissimo di Trump, ha presentato lunedì 2 ottobre una mozione per rimuovere Kevin McCarthy dalla carica di presidente della Camera. Il deputato ha accusato McCarthy di essere complice dei democratici e soprattutto di avere un accordo segreto con Biden per finanziare Kiev. Ora che Gaetz ha presentato una mozione per far lasciare la presidenza a McCarthy, la leadership della Camera dovrà fissare un voto sulla questione entro due giorni legislativi.

La resa dei conti nel partito repubblicano

Gaetz e una manciata di repubblicani di estrema destra avevano ripetutamente minacciato di estromettere McCarthy se avesse fatto affidamento sui voti democratici per approvare qualsiasi legislazione sulla spesa, cosa che è avvenuta sabato scorso dopo che McCarthy non era riuscito a garantire il passaggio di varie proposte per finanziare il governo con i soli voti repubblicani. Il deputato trumpiano ha accusato McCarthy di aver stretto “un accordo segreto” con Biden per fornire finanziamenti aggiuntivi all’Ucraina, una questione che è fonte di indignazione tra i legislatori di estrema destra i quali sostengono che quel denaro sarebbe meglio speso per combattere l’immigrazione clandestina.

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Il repubblicano Matt Gaetz durante un incontro con la stampa fuori dal Campidoglio a Washington / Foto Ansa

Ora il destino di McCarthy potrebbe dipendere dal numero di presenze e dalla strategia dei Democratici alla Camera. Le assenze potrebbero infatti abbassare la soglia della maggioranza semplice necessaria affinché McCarthy possa mantenere il martelletto. Alcuni democratici centristi hanno anche indicato che voterebbero “presente” su una mozione di sgombero, il che abbasserebbe allo stesso modo la soglia della maggioranza.

Trump in aula al processo per frode: “È una caccia alle streghe”

Nel frattempo, l’ex presidente degli Usa Donald Trump si trova ancora una volta al tavolo degli imputati. Nell’aula del tribunale a New York, dove lunedì 2 ottobre ha avuto inizio il processo per frode a suo carico, Trump ha esordito con tono di sfida, definendo la pm una “razzista” e il giudice una “canaglia”. “Questa è la continuazione della più grande caccia alle streghe”, “una truffa e una farsa”, uno “show horror”, con queste parole ha continuato l’ex presidente commentando il processo.

 

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L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump esce dal tribunale dopo aver affrontato il primo giorno del processo civile per frode a suo carico a New York / Foto Ansa

Martina Vivani

Nata a Roma nel '96, sono laureata in Lettere Moderne ed Editoria e scrittura. Guidata da un forte interesse per il mondo della comunicazione, sogno di poter diventare giornalista professionista.