Il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara | Foto Ansa

Valditara contro la presideper la lettera sul fascismoScoppiano le polemiche

Il Pd valuta la mozione di sfiducia Mattarella: "Civiltà diga alla violenza"

ROMA – Le parole del ministro dell’Istruzione e Merito Giuseppe Valditara a Mattino 5 per commentare la lettera della preside Annalisa Savino del liceo fiorentino Leonardo da Vinci, accendono le polemiche.
Le possibili “misure” contro la dirigente scolastica, suscitano la pronta protesta delle opposizioni. Valditara però precisa su Twitter: “Sono state dette tante cose, ma io non ho annunciato sanzioni”.
La dirigente nella lettera, scritta a seguito dell’aggressione di membri di Azione studentesca ai danni di alcuni studenti, ricordava le origini del fascismo.
Per il ministro Valditara si tratta di una “lettera del tutto impropria” perché non compete a un preside lanciare messaggi di questo tipo e perché in “Italia non c’è nessuna deriva violenta e autoritaria, non c’è alcun pericolo fascista”. La presa di posizione della dirigente è per il ministro un’iniziativa “strumentale” che denota una “politicizzazione che auspico che non abbia più posto nelle scuole”.

Le reazioni del mondo politico

Insorgono le opposizioni e i sindacati. Il segretario della Cgil Maurizio Landini considera “inaccettabili” le parole del ministro. Il Pd chiede a Valditara di riferire in Parlamento e Enrico Letta, lancia su twitter l’hashtag, #GraziePresideSavino. Per il leader del Terzo Polo Carlo Calenda, invece, Valditara è “inadatto al ruolo”. La vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno, auspica una mozione di sfiducia al ministro. Gli fa eco il sindaco di Firenze Dario Nardella parlando di ministro “indegno” che dovrebbe scusarsi o dimettersi.

Anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è espresso in merito. Alla consegna, questa mattina 24 febbraio, dei premi Alfieri della Repubblica, ha sottolineato come la civiltà sia una “diga contro la violenza”. “La vediamo purtroppo sovente – ha detto – violenza nelle famiglie, violenza nelle abitazioni, violenza contro le donne, violenza in tante circostanze per strada, nei giorni scorsi anche davanti a una scuola contro ragazzi. Voi agite come fanno tante e tanti ragazze e ragazzi in Italia e in altri Paesi, praticando solidarietà, impegno comune”.

Silvia Longo

Classe 1996. Lucana. Dopo una laurea triennale e magistrale in Relazioni Internazionali qui per coltivare una passione che ho da sempre: scandagliare la realtà e tradurre in parole fatti ed emozioni.