PARIGI – Nei saloni dell’Eliseo la riunione della coalizione dei volenterosi sull’Ucraina. “Questo incontro ci consente di finalizzare delle garanzie di sicurezza robuste per Kiev”, ha affermato il Presidente francese Emmanuel Macron aprendo il vertice. Una riunione con partecipazione ibrida: alcuni leader presenti a Parigi, altri invece hanno seguito i lavori in videoconferenza. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è stato accolto ieri sera dal suo omologo francese. In presenza anche il premier danese Mette Frederiksen, il finlandese Alexander Stubb, l’olandese Dick Schoof e il polacco Donald Tusk. Oltre ai vertici delle istituzioni europee, Ursula von der Leyen e Antonio Costa. A rappresentare gli Stati Uniti l’inviato di Donald Trump, Steve Witkoff. Germania, Italia, Regno Unito – con Meloni, Merz e Starmer – collegati in videoconferenza.
Mosca respinge l’ipotesi di truppe straniere in Ucraina
“La Russia non discuterà l’idea di un intervento militare straniero in Ucraina in nessuna forma”. Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, definendo l’ipotesi “del tutto inaccettabile e che mina la sicurezza”. Zakharova ha inoltre criticato la possibile vendita da parte degli Stati Uniti di oltre 3.000 missili a Kiev, affermando che “contraddice l’aspirazione di risolvere il conflitto diplomaticamente”. Sulla stessa linea, il vice ministro degli Esteri Mikhail Galuzin: “Ci dispiace constatare che Kiev e i suoi sponsor europei non hanno ancora la volontà di cercare soluzioni pacifiche alla crisi”. Replica della Nato dal segretario generale Mark Rutte: “Non è la Russia che può decidere sullo schieramento di truppe occidentali in Ucraina”. Sull’incontro è intervenuta anche la Presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen con un post sui social: “Abbiamo lavorato su tre compiti fondamentali. Trasformare l’Ucraina in un porcospino d’acciaio, costruire una forza multinazionale per Kiev sostenuta dagli Stati Uniti e rafforzare la posizione difensiva dell’Europa. Ora andiamo avanti”.
Putin: “Zelensky venga a Mosca”. La replica di Kiev: “Inaccettabile”
“Se prevarrà il buon senso, la fine della guerra è possibile”, ha affermato il presidente russo Vladimir Putin, aggiungendo, però, che “se non sarà raggiunto un accordo di pace, l’esercito continuerà a combattere per risolvere tutti i compiti militarmente”. Sul possibile bilaterale con Zelensky, il leader del Cremlino ha dichiarato che “se è pronto, il presidente dell’Ucraina può venire a Mosca per incontrarlo”, sostenendo di non aver mai escluso la possibilità di un faccia a faccia. Immediata la risposta di Kiev: “Vogliono solo provocare, Mosca non è una sede neutrale. La proposta di Putin è inaccettabile”. Dopo il vertice, Zelensky sentirà al telefono Donald Trump per aggiornarlo sugli sviluppi dell’incontro tra i volenterosi.
Trump ribadisce il suo impegno per la pace: “Ma Putin e Zelensky non sono ancora pronti”
Il presidente americano continua a ribadire l’impegno americano per una risoluzione tra Russia e Ucraina. “Ho seguito la situazione, l’ho vista e ne ho parlato con Putin e Zelensky. Qualcosa succederà, ma non sono ancora pronti. Ma qualcosa succederà”. ha dichiarato Trump al telefono con la Cbs. Trump ha proseguito affermando che i negoziati, che siano tra Russia e Ucraina o con altri paesi in guerra, si devono gestire riunendo i leader e facendoli mediare per un accordo in tempo reale. “È un approccio che richiede pazienza, lo so. Ma bisogna farlo. Abbiamo avuto delle giornate molto buone e abbiamo salvato milioni di vite”.