Un momento della manifestazione di protesta del M5S davanti Montecitorio contro la fiducia posta dal Governo alla Camera sulla legge elettorale Rosatellum, Roma, 11 ottobre 2017. ANSA/ANGELO CARCONI

Fiducia sul Rosatellumprotestano le opposizioni"Democrazia a rischio"

Il governa blinda il voto alla Camera preoccupa il voto segreto di domani

Dopo la baraonda di ieri, seguita all’annuncio della ministra Anna Finocchiaro sulla decisione del governo di porre la fiducia sulla nuova legge elettorale, oggi si procederà alla discussione e alle votazioni. Il Rosatellum bis arriva in aula, dunque, in un clima di aperta contestazione. Le votazioni inizieranno alla Camera dei deputati con il voto per la fiducia ai primi due articoli della legge. Mentre domani ci saranno il terzo voto e quello finale, il quarto, a scrutinio segreto.

Le opposizioni e le proteste. Il Movimento Cinque Stelle rimane il più accanito avversario della nuova legge elettorale: “Se il governo dovesse porre la fiducia sul Rosatellum sarebbe un atto eversivo, contro la democrazia, la libertà del voto e la sovranità dei cittadini. Il tutto con la complicità di Lega e Forza Italia che, sulla carta, sono all’opposizione, ma che fanno parte di questo grande e vergognoso inciucio contro i cittadini», ha dichiarato il capogruppo alla Camera del Movimento, Simone Valente. Durante le votazioni del pomeriggio, i deputati del Movimento usciranno dalla camera in segno di protesta contro quello che reputano l’ennesimo accordo truffa tra i vecchi partirti.

A rincarare la dose anche il deputato pentastellato Alessandro Di Battista, che questa mattina ai microfoni di Radio Capital ha parlato di “democrazia a rischio”, invitando Mattarella a non firmare la legge. Inoltre, lo stesso Beppe Grillo ha chiamato a raccolta i militanti per dare vita ad un presidio permanente sotto a Montecitorio: “Se lasciate che vengano di nuovo cambiate le regole elettorali per far sì che la melma del paese torni in alto, ancora una volta saranno i vostri figli a farne le spese”.

Anche alla sinistra del Partito Democratico la nuova legge elettorale non trova sostenitori: Giuliano Pisapia definisce la scelta di porre la fiducia “un grave strappo istituzionale”. Intervenuto ieri pomeriggio a Carta Bianca su Rai 3 il leader di Campo Progressista ha parlato di una legge “non incostituzionale ma sbagliata”, che non permette di “scegliere una gran parte dei parlamentari”. Contrari anche gli ex dem di Mdp e Sinistra Italiana. “Un colpo alla democrazia, una pagina nera”, dicono Bersani e Speranza, paventando il passaggio all’opposizione. Prove di convivenza tra le due forze che si candidano a rompere l’egemonia del Pd nel campo del centro-sinistra: oggi alle 15 si riuniranno insieme a piazza della Rotonda per protestare contro la legge.

Anche la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, chiede chiarimenti: “È opportuno un incontro con Berlusconi e Salvini, che invece sostengono la legge. Mi si chiarisca il senso di questo. La legge, matematicamente, non consentirà di formare una maggioranza certa e un governo che difenda gli interessi degli italiani”, ha detto a La Stampa.

La maggioranza. Il Pd ha blindato i due voti di oggi, avendo una maggioranza coesa alla Camera. I problemi potrebbero sorgere domani con il voto al Senato, dove la maggioranza è meno strutturata. Ma i problemi sono anche interni allo stesso Partito Democratico: la presidente della commissione antimafia Rosy Bindi ha dichiarato che non votera la legge, mentre l’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano interverrà oggi per chiarire la sua posizione.

Gentiloni rischia soprattutto con il voto segreto: i franchi tiratori hanno già affossato la legge ad inizio estate e impantanarsi nuovamente nella stessa situazione, oltretutto dopo aver posto la fiducia su un tema così sensibile,  sarebbe un incidente istituzionale drammatico a pochi mesi dalla fine della legislatura.

William Valentini

Si laurea in Scienze Politiche con una tesi sullo sviluppo delle politiche sportive in Urss. Considera lo sport una manifestazione sociale, non una mera competizione. Ha collaborato con diverse testate on line e con la rivista Ama Roma, raccontando i club sportivi romani. Adesso scrive su Crampi Sportivi.