Matteo Costanzo, uno dei concorrenti del gruppo Over, posa per i fotografi durante il photocall organizzato a margine della conferenza stampa di presentazione dei live della nuova stagione di X-Factor, Milano, 22 ottobre 2018. ANSA / MATTEO BAZZI

X Factor entra nel vivo nel primo live del talenteliminato Matteo Costanzo

Debutta come giudice Lodo Guenzi Ospiti della serata i Maneskin

Con il primo live show del talent è iniziata la corsa verso la finale dei 12 concorrenti, a cui ha dovuto subito rinunciare Matteo Valente, della team degli “Over” capitanato da Fedez. A far da padrone di casa è Alessandro Cattelan che ringrazia subito Asia Argento, che ha lasciato la poltrona di giudice a Lodo Guenzi. “Sono abbastanza emozionato, ma quando sei sull’orlo di un burrone buttati, è l’unica cosa che puoi fare”, ha commentato il frontman de “Lo stato sociale”.

Ospiti del primo live show i Maneskin insieme alla cantante inglese Rita Ora. Nel ritorno in quella che è stata la loro dimora per l’undicesima edizione del Talent show, hanno presentato il nuovo singolo “Torno a casa”, emozionando il pubblico che ha applaudito il gruppo romano.

Dopo la loro esibizione è ripresa la seconda manche, che ha visto sfidarsi al ballottaggio i Red Bricks Foundation e Matteo Costanzo. I primi hanno saputo colpire il pubblico con la loro scenografia, mentre il secondo non è stato all’altezza delle aspettative. Fedez gli aveva assegnato un mash up di Kanye West “interamente prodotto e scritto da lui”. La sua interpretazione è stata spoglia e non è riuscito a convincere i giudici né a catalizzare l’attenzione del pubblico. E dire che il suo pezzo inedito “Nessuno mi sente” con cui aveva superato le selezioni, aveva colpito i giudici del programma televisivo, collezionando ben quattro sì.

Romano, di 25 anni, Costanzo lavora da molto tempo come cantautore e produttore musicale. La nuova avventura di X Factor avrebbe dovuto essere per lui il definitivo trampolino di lancio, ma la performance del live l’ha penalizzato. Lui, che come produttore ha sempre cercato di lanciare nuovi artisti, ora si potrà dedicare a pieno alla sua attività.

Alessandro Rosi

Il basket lo appassiona mentre la scrittura lo emoziona. Nato a Roma nel 1989, intraprende la carriera giuridica fino ad ottenere l’abilitazione alla professione forense, ma nel frattempo viene stregato dal mondo del giornalismo. Come dice John Lennon: “La vita è ciò che ti succede mentre stai facendo altri progetti”.