In foto: Niccolò Zaniolo durante una partita di serie A / Foto Ansa

Zaniolo lascia la Capitalee si trasferisce a La Speziadopo le minacce di morte

Rifiutata proposta del Bournemouth Richiesto team avvocati dalla famiglia

ROMA – Niccolò Zaniolo lascia Roma, ma solo geograficamente. Dopo la chiusura della finestra invernale della campagna di calciomercato, nelle sedi di Milano e Roma, il numero 22 della squadra giallorossa è fuori da ogni trattativa per un possibile trasferimento ad una nuova squadra, sia nazionale che internazionale. Tra le proposte arrivate al centrocampista, l’unica presa in considerazione sarebbe stata quella del Bournemouth, società inglese che per accaparrarsi il calciatore aveva offerto ben 27,5 milioni. Zaniolo, però, non si era presentato in sede della prima trattativa, suscitando così il risentimento dei vertici della squadra d’Oltremanica.

Le critiche per il suo atteggiamento arrivano anche da Carolina Morace, stella del calcio femminile italiano, che durante gli incontri di ieri della campagna d’acquisti ha affermato che “Zaniolo ha sbagliato a non comportarsi da professionista”. Intanto il ventiquattrenne ha deciso di lasciare la Capitale. Dopo gli insulti e gli striscioni di contestazione, il calciatore, nella notte tra il 29 e il 30 gennaio 2023, è stato inseguito in auto nei pressi della sua abitazione, a Casal Palocco. Dopo l’inseguimento, anche insulti e minacce di morte. Sul posto sono poi intervenuti gli uomini della Polizia, ma restano da identificare le identità degli aggressori, che potrebbero essere 15.  Zaniolo ora è a La Spezia, dove c’è la famiglia, dopo aver scelto di trasferirsi per cercare di ristabilire – almeno in parte – una serena quotidianità.

E proprio i suoi familiari sono intervenuti sulla vicenda. “Aver originato tutto quest’odio mi sembra un tantino eccessivo”, aveva scritto la madre, Francesca Costa, in una storia su Instagram poi cancellata. All’orizzonte è ormai evidente un contenzioso legale tra la famiglia Zaniolo e la squadra giallorossa. Ne dà conto Il Messaggero nella sua edizione odierna. Tra le accuse c’è sicuramente quella mobbing e pressioni psicologiche dopo gli episodi di violenza. Un team di avvocati è al lavoro per cercare di mettere fine a questa vicenda.

Giulia Chiara Cortese

Cresciuta tra il Vesuvio e il mare, ora con il cuore diviso tra Napoli e Roma. Sono laureata in Lettere moderne alla Sapienza con una tesi in Filologia della Letteratura italiana. Inseguo da sempre il sogno di diventare una giornalista.