Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky insieme al presidente americano Joe Biden | FOTO ANSA

Zelensky martedì da Bidenchiede aiuti per l'UcrainaMosca: "Non cambierà nulla"

Stallo sull'adesione dell'Ucraina in Ue dopo il veto dell'Ungheria

WASHINGTON – Il conflitto in Ucraina continua e persiste lo stallo sugli aiuti. Il presidente Volodymyr Zelensky, atterrato lunedì 11 dicembre a Washington, è atteso oggi dai leader del Congresso americano per discutere le nuove forniture di armi e rifornimenti che sono stati bloccati dai repubblicani. In giornata, poi, è previsto anche l’incontro con il presidente Joe Biden. Dal Cremlino però arrivano parole di sfida da parte del portavoce Dimitry Peskov, che ritiene che l’incontro tra i due leader non possa “cambiare la situazione sul campo”. 

L’appello di Zelensky 

I toni di Zelensky sono stati duri: “Ogni ritardo nel sostegno a Kiev fa il gioco di Putin”, ha incalzato nel suo discorso di ieri alla National Defence University, ribadendo la necessità che la Russia venga sconfitta per il bene di un’ “Europa libera”. Peskov, però, questa mattina insiste: “Le decine di miliardi di dollari pompati in Ucraina non hanno aiutato a raggiungere alcun successo e sono destinati a essere un fiasco”. L’invito di Joe Biden, però, arriva in  seguito all’annuncio del portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby riguardo la possibilità di inviare un nuovo pacchetto di aiuti a Kiev entro la fine del mese. Un’eventualità che potrebbe rivelarsi concreta in base all’esito dell’incontro previsto per oggi. 

Il muro dell’Ungheria 

Sul fronte dell’annessione dell’Ucraina all’Unione Europea, invece, si è alzato un muro. Nella giornata di lunedì 11 dicembre, l’incontro tra il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba e il suo omologo ungherese Péter Szijjártó si è concluso con un netto passo indietro dell’Ungheria. “Non si tratta di una questione tattica – ha sottolineato Szijjártó – ma di una decisione d’importanza storica”. Critiche, inoltre, le considerazioni del ministro ungherese sulla presunta mancata preparazione della Commissione Europea riguardo al potenziale impatto dell’adesione dell’Ucraina all’Europa. Per Bruxelles, d’altro canto, il sostegno all’Ucraina “deve restare incrollabile”, ha ribadito Ursula Von der Leyen, la presidente della Commissione Ue. Complice anche la posizione dell’Italia.