NEWS ANSA

Sito aggiornato alle 17:46 del 17 settembre 2025

HomeEconomia Fed, cresce l’attesa per il taglio dei tassi di interesse ma serve cautela

Fed, cresce l’attesa per il taglio dei tassi di interesse ma serve cautela

di Elisa Ortuso17 Settembre 2025
17 Settembre 2025
Jerome Powell

Powell, Presidente della Fed | Foto Ansa

WASHINGTON –  Un altro taglio dei tassi di interesse, forse due prima della fine dell’anno. Dopo mesi di dibattito, il 17 settembre la Federal Reserve potrebbe decidere di approvare finalmente un taglio dei tassi. Tema su cui Trump insiste da diverso tempo. Ma per procedere serve cautela.

A poche ore dalla riunione sulle proiezioni economiche di settembre, la Banca Centrale statunitense sembra sia pronta a dare il via a una nuova fase della sua politica monetaria, dopo aver tenuto i tassi fermi tra il 4,25%  e il 4,50% da dicembre 2024.

Tuttavia, il taglio dei tassi è fortemente condizionato dallo scenario attuale che la Fed si trova di fronte, tra un mercato del lavoro debole e prezzi in rialzo. Dunque, i tagli, se ci saranno, non potranno essere aggressivi come quelli immaginati dal presidente degli Stati Uniti, in quanto ad oggi non c’è un quadro dell’inflazione abbastanza rassicurante da permetterlo.

Intanto, dall’altra sponda dell’Atlantico è tornato a parlare l’ex numero uno della Bce, Mario Draghi, in occasione della conferenza “Un anno dopo il rapporto Draghi”, andata in scena il 16 settembre a Bruxelles. 

Di fronte a Ursula von der Layen, Draghi ha utilizzato parole dure,  parlando di un’Europa che negli ultimi 12 mesi ha raccolto soltanto una manciata delle oltre 300 raccomandazioni contenute nel suo report e che ormai guarda da lontano la corsa di Stati Uniti e Cina. Corsa, quella delle due superpotenze che, secondo Draghi, alimenta la “crescente frustrazione” dei cittadini. Una diagnosi amara, sostenuta da numeri, che mostra  come il modello di crescita europeo si stia sgretolando e sia sempre più in preda a vulnerabilità. 

L’economista non accetta più scuse per giustificare la lentezza dell’Europa, il suo imperativo è accelerare e per farlo servono riforme, mobilitazione del capitale privato e abbattimento di tabù radicati da anni. Il tutto entro mesi, non anni.  

Intanto, c’è la fiducia delle Borse europee, che aprono in positivo in attesa del via libera della Fed e tengono gli occhi puntati sulle prossime mosse della Bce in risposta alla politica monetaria della banca centrale statunitense.

Ti potrebbe interessare