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L’Italia si mobilita contro l’occupazione a Gaza. Landini: “Fermiamo questo massacro”

di Alessio Garzina19 Settembre 2025
19 Settembre 2025
landini

Il segretario della Cgil Maurizio Landini | Foto Ansa

L’Italia si ferma per opporsi all’occupazione di Gaza. Proclamate per il 19 e il 22 settembre due giornate di sciopero generale che coinvolge tutti i settori, tranne quelli pubblici essenziali. Attraverso le parole del segretario Maurizio Landini, che nel pomeriggio partecipa al corteo di Catania, emergono i motivi per cui la Cgil ha deciso di indire le due giornate di stop: “Quello che sta succedendo a Gaza è di una gravità senza precedenti. Il massacro, la deportazione del popolo palestinese vanno fermati. La logica della guerra e del riarmo è un pericolo. I governi devono sospendere ogni accordo, anche commerciale, con Israele finché non decide di fermarsi”.

Landini: “Ue e Governo facciano di più contro il massacro a Gaza”

Dall’Aci Castello, a Catania, Maurizio Landini, parlando con i giornalisti a margine dell’assemblea generale della Cgil Sicilia, ribadisce quanto non si stia facendo abbastanza per opporsi all’occupazione da parte del popolo israeliano a Gaza: “La notizia di oggi è la mobilitazione e lo sciopero della Cgil e il fatto che si vada in tutte le piazze con la richiesta molto esplicita al governo e all’Europa: non possono continuare a guardare senza fare nulla per fermare quel massacro”.

Il segretario della Cgil si sofferma sulla possibilità della creazione dei due Stati: “Quella cancellazione della dignità e del diritto del popolo palestinese, come la dignità di qualsiasi altro popolo, compreso quello israeliano, di avere di uno Stato, oggi è messo in discussione. È necessario che si prendano dei provvedimenti”.

Landini ha inoltre ricordato l’iniziativa internazionale del sindacato: “C’è una lettera del segretario mondiale a tutti i parlamenti e a tutti i presidenti del Consiglio, compresa la nostra, dove si chiede il riconoscimento dello Stato palestinese, di bloccare l’invio delle armi e gli accordi commerciali, ma soprattutto si dice no alla corsa al riarmo. Non è il momento di spendere per le armi ma per i diritti e la qualità della vita delle persone”.

Un presidio a Montecitorio

La Cgil di Roma e del Lazio invita le lavoratrici e i lavoratori a partecipare a un presidio davanti a Montecitorio per dire basta all’invasione israeliana a Gaza e il genocidio del popolo palestinese: “Chiamiamo tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori a partecipare e a rendere forte questa giornata di lotta e di solidarietà”. L’iniziativa coincide con l’adesione a uno sciopero regionale di 4 ore da effettuarsi a fine di ogni turno di lavoro. L’appuntamento, nella Piazza di Montecitorio, è previsto per le ore 15:00. 

Lo stop in Puglia: “Dobbiamo opporci alla logica della guerra”

La Cgil regionale ha annunciato presidi in tutte le città: “Dobbiamo opporci alla logica della guerra – spiega la segretaria generale pugliese, Gigia Bucci – perché offende la dignità di ogni essere umano, l’occupazione di Gaza e la deportazione del popolo gazawi è un crimine riconosciuto dagli organismi internazionali”. “Gli impegni che l’Europa e l’Italia hanno preso rispetto alla produzione di armi – prosegue – costringeranno i governi a un bagno di sangue per il reperimento delle risorse, e conosciamo la strada: si taglierà come già accade sulla sanità, sui servizi pubblici, sullo sviluppo”. L’obiettivo è quindi chiaro: chiedere al governo di porre fine alla “pavidità” e imporsi per un sistema di sanzioni a Israel, che pure l’Europa sembra deciso a varare. Le manifestazioni pugliesi sono in programma a Bari (piazza Prefettura, ore 18), Taranto (piazza Castello, ore 16.30), Foggia (piazza Giordano, ore 18), Lecce (via Trinchese, ore 17), Barletta (giardini De Nittis, ore 18) e Brindisi (scalinata Virgiliana, ore 17.30).

Tre le iniziative ad Ancona per Gaza: “Vogliamo bloccare il porto” 

Anche la regione Marche risponde presente, con la città di Ancona pronta ospitare una giornata di mobilitazione al porto in solidarietà con la popolazione palestinese di Gaza. Al presidio “Fermiamo le Barbarie”, convocato dalla Cgil per oggi, 19 settembre, aderiranno anche il candidato del centrosinistra alla presidenza delle Marche, il dem Matteo Ricci, oltre a sigle come Arci, Anpi, Libera e Legambiente.

Lunedì 22 settembre, invece, lo scalo anconetano ospiterà due manifestazioni che si svolgeranno quasi in contemporanea. “Blocchiamo tutto” sarà il nome della prima. Organizzata dal coordinamento Marche per la Palestina, dà appuntamento a chi vuole partecipare alle ore 16:00 al bar Zip di via Mattei. Poi, secondo quanto annunciano gli organizzatori, si sfilerà in corteo per dimostrare solidarietà a Gaza e alla Global Sumud Flotilla. Più tardi, alle 17.30, nell’ambito dello sciopero nazionale indetto dall’Unione sindacale di base (Usb), il sindacato e i centri sociali delle Marche si danno appuntamento davanti all’ingresso della Mole Vanvitelliana (lato Fiera della pesca) con l’obiettivo di “bloccare il porto di Ancona”.

Il ministro Salvini: “I lavoratori soffrono e non si risolve nulla”

A lanciare una polemiche contro le manifestazioni è stato il ministro dei Trasporti Matteo Salvini: “Gli scioperi si preannunciano. Ci sono modi, tempi, regole da rispettare. La Cgil lancia lo sciopero dei trasporti per la Palestina: non risolvi nulla, ma semplicemente rovini la giornata di lavoro a milioni di lavoratrici e lavoratori che ci vanno di mezzo insieme a studenti e pendolari”. 

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