NEW YORK – Nuova bufera intorno a Francesca Albanese. La relatrice speciale delle Nazioni Unite ha presentato un rapporto di 24 pagine dove accusata 63 Paesi, tra cui l’Italia, di essere complice del genocidio di Israele a Gaza. “Attraverso azioni illecite e omissioni deliberate, troppi Stati hanno armato, fondato e protetto l’apartheid militarizzato di Israele, permettendo alla sua impresa coloniale di insediamento di metastatizzare in genocidio, il crimine ultimo contro il popolo indigeno della Palestina”, ha affermato.
Dure le critiche dei diretti interessati. L’ambasciatore italiano alle Nazioni Unite, Maurizio Massari, ha affermato che “il rapporto presentato da Albanese è totalmente privo di credibilità e imparzialità. Il primo ad attaccare la relatrice è stato però il rappresentante permanente di Israele, Danny Danon, accusandola di diffondere “da anni retorica antisemita”. “Signora Albanese, lei è una strega. Questo rapporto è un’altra pagina del suo libro degli incantesimi. Ogni accusa è un incantesimo che non funziona, perché lei è una strega fallita”, ha affermato Danon.
Anche l’ambasciatore dell’Ungheria all’Onu ha espresso “preoccupazione per il pregiudizio anti-israeliano” del rapporto, difendendo “l’approccio equilibrato del presidente Donald Trump come unica prospettiva realistica di pace”.


