Una giornata da incuboper gli arbitri italianiE si torna a parlare di Var

Errori grossolani e spesso determinanti Ieri soprattutto in Sassuolo-Milan

La giornata di ieri, la 26esima del campionato di Serie A, è stata da incubo per gli arbitri italiani. Dopo le infinite polemiche che hanno seguito il derby d’Italia tra Juventus e Inter di inizio febbraio, ieri errori grossolani – e in alcuni casi determinanti – hanno inciso pesantemente, soprattutto in Sassuolo-Milan.

La partita del Mapei Stadium, terminata sull’1 a 0 per i rossoneri, ha visto il fischietto Calvarese negare almeno due rigori evidenti ai neroverdi, più uno dubbio per un tocco di mano da distanza ravvicinata. L’episodio che però ha fatto maggiormente infuriare gli emiliani è stato il rigore trasformato da Bacca, che scivolando al momento dell’esecuzione ha toccato due volte il pallone. Penalty dunque da annullare e conseguente punizione per il Sassuolo, ma la terna arbitrale non si è accorta di nulla. Gli episodi controversi hanno fatto letteralmente infuriare il tecnico degli emiliani Eusebio Di Francesco: «Su quattro rigori ce ne danno solo uno – ha commentato in riferimento al rigore concesso per il fallo di Kucka su Duncan ma poi fallito da Berardi – ma è inutile parlarne perché bisogna essere competenti per fare un determinato lavoro». A fargli da eco il presidente Giorgio Squinzi, che non ha attaccato direttamente il direttore di gara, ma ha affermato che «non c’è nulla da dire perché le immagini parlano da sole».

Nessun commento, invece, da parte del tecnico dell’Inter Stefano Pioli, in riferimento all’arbitraggio di Tagliavento nella sfida contro la Roma a San Siro, finita con un netto 3-1 per i giallorossi. Ma giocatori e tifosi recriminano un rigore, che la moviola ha appurato essere nettissimo, per un calcione di Strootman ai danni di Eder. Il rigore negato, però, arriva anche dopo una settimana di velate polemiche tra Pioli e Spalletti, dopo che il tecnico dell’Inter aveva lamentato la mancanza di rigori assegnati alla sua squadra nell’arco di questa stagione e alludendo ad una «differenza tra quelli dati alla Roma e quelli dati all’Inter».

Sempre un rigore è al centro delle proteste di Lazio-Udinese, conclusasi sul risultato di 1-0 proprio per un penalty concesso ai padroni di casa e trasformato da Immobile. Apparso molto dubbio in diretta, in realtà il tocco di mano del bianconero Adnan c’è stato e la palla ha cambiato traiettoria, ma rimangono gli interrogativi.

La serie di errori arbitrali di ieri, e le polemiche infinite che caratterizzano da sempre il calcio del Bel Paese, hanno fatto tornare di attualità la discussione sulla Var (la Video Assistence Referees), l’aiuto tecnologico per i direttori di gara. L’avvio ufficiale del nuovo sistema è previsto per la stagione 2018/2019, anche se già dal prossimo anno dovrebbe essere in funzione per la Coppa Italia, ma in tanti hanno sottolineato come, se fosse già stata operativa, avrebbe potuto evitare molti errori, soprattutto quelli più decisivi e quasi impossibili da vedere ad occhio nudo e in diretta, come appunto il doppio tocco del milanista Bacca.

Salvatore Tropea

Classe 1992, dopo la maturità scientifica si laurea in Scienze della Comunicazione alla Lumsa. Collabora con il mensile locale calabrese L’Eco del Chiaro; con il giornale studentesco e la WebTV della Pontificia Università Lateranense e con il portale online farodiroma.it. Attualmente frequenta il Master in Giornalismo alla Lumsa, dopo aver frequentato il Master in Digital Journalism alla Lateranese e aver svolto due mesi di stage a Radio Vaticana. Con il Master in Giornalismo della Lumsa ha svolto tre mesi di stage presso la redazione de Il Venerdì di Repubblica e attualmente sta svolgendo uno stage di tre mesi presso la redazione italiana di Vatican News