epa10406958 A general view of rescue teams working near the wreckage at the crash site of a Yeti Airlines ATR72 aircraft in Pokhara, central Nepal, 15 January 2023. A Yeti Airlines ATR72 aircraft carrying 72 people on board, 68 passengers and 4 crew members, crashed into a gorge while trying to land at the Pokhara International Airport. According to a statement from the Civil Aviation Authority of Nepal (CAAN), at least 68 people were confirmed dead. EPA/KRISHNA MANI BARAL

Nepal, aereo precipitato nella fase di atterraggioNessun superstite

La più grande tragedia aerea in 30 anni Al via indagini sulle cause del disastro

NEPAL – Sono ormai “ridotte a zero” le speranze di trovare superstiti dopo lo schianto dell’aereo ATR-72, precipitato il 15 gennaio 2023 in Nepal, nella cittadina di Pokhara. Lo ha affermato Tek Bahadur KC, capo del distretto di Taksi, rivelando che “finora abbiamo raccolto 68 corpi, e preghiamo per un miracolo”. A bordo erano presenti 68 passeggeri e quattro membri dell’equipaggio, di cui quindici stranieri, come ha reso noto la compagnia aerea Yeti Airlines, mentre non ci sarebbero stati italiani a bordo. 

Intanto il primo ministro nepalese Pushpa Kamal Dahal ha convocato una riunione di emergenza, dopo aver formato una commissione d’inchiesta per indagare sulle possibili cause del disastro. Nel frattempo stata trovata la scatola nera che risulterà utile per capire la dinamica dell’evento, come ha confermato l’agenzia di stampa Ani. Lo schianto è avvenuto poco prima dell’atterraggio, a solo un chilometro e mezzo dall’aeroporto internazionale della città, inaugurato recentemente. Il disastro si è consumato nei pressi di una gola dove i soccorritori hanno iniziato tempestivamente la ricerca e il recupero dei corpi. I funzionari scesi in campo hanno perlustrato la zona del fiume Seti, utilizzando qualsiasi mezzo per l’estrazione dei corpi, nonostante le difficili condizioni ambientali. “L’aereo è andato in pezzi” ha spiegato un portavoce dell’esercito, dando seguito alle ricerche con altre centinaia di militari nepalesi. 

Il Nepal per la conformazione territoriale particolarmente montuosa, è stato il teatro di numerosi incidenti aerei. Tuttavia, il disastro di ieri risulta essere il più grave degli ultimi trent’anni per il piccolo Paese, che presenta alcune delle piste d’atterraggio più remote e difficili del pianeta, caratterizzate da cime innevate con discese complesse anche per i piloti più esperti. Non si ha alcuna certezza sulle motivazioni dello schianto, tuttavia le difficili condizioni meteorologiche risultano essere le principali imputate. Gli operatori aerei, infatti, rendono noto che nel Paese non ci sono infrastrutture per adeguate previsioni meteo.

In alto la foto dell’incidente aereo, Ansa

Giulia Mutti

Nata in Toscana, lì dove le Apuane si affacciano sul mar Tirreno, sono laureata in Lettere all’università “La Sapienza” di Roma. Nella città eterna, ho maturato interessi in campo letterario e giornalistico, strade che ho scelto di seguire con perseveranza e dedizione. Appassionata, da sempre, di temi di attualità e politica, ritengo che i fatti, di per sé, non esistano senza le motivazioni e i sentimenti degli uomini che li governano.