Il Senatore Razzi con Assad

Razzi, selfie con AssadPioggia di critiche sul senatore di Forza Italia

Ennesima gaffe di una carriera piena di scandali e provocazioni


Il Senatore della Repubblica italiana Antonio Razzi è finito al centro delle polemiche per una foto in cui appare sorridente accanto al presidente siriano Bashar Al Assad. Razzi, in Siria assieme ad una delegazione europea, ha scattato il selfie incriminato, suscitando subito su Twitter, social in cui lo stesso Razzi ha caricato l’autoscatto, una marea di critiche.  In primis da Selvaggia Lucarelli, che si chiede cosa indigni di più, fra la trasmissione “Parliamone Sabato” di Paola Perego e questo selfie presidenziale.

Una cosa è certa, anche il Corriere della Sera stamane ha scagliato il suo attacco contro il Senatore Razzi, in un articolo a firma del vicedirettore Pierluigi Battista, che definisce il politico come “una macchietta che non fa più ridere, ma mette solo molta tristezza. Anche il suo nuovo compagno di selfie, Bashar al-Assad, non fa ridere, ma lui fa paura”. Non solo, perché “da quando Razzi si è appartato dalla delegazione europea –continua Battista- in visita a Damasco e si è messo a scattare un selfie ridanciano con il tiranno siriano Assad, massacratore seriale del suo stesso popolo, e lo ha diffuso per farsi un po’ di pubblicità, da quel momento il riso si è spento, ogni ironia è inevitabilmente sfiorita, e ogni caricatura ha perduto il suo mordente”.

Antonio Razzi, Senatore abruzzese classe 1948, dopo una carriera da operaio tessile in Svizzera, fu eletto in parlamento nel 2006 con la lista de L’Italia dei Valori, per poi passare al PDL di Silvio Berlusconi dal 2011 e a Forza Italia nel 2013. Viene spesso ricordato per la sua simpatia verso la Corea del Nord, per il suo uso scorretto della lingua italiana e per varie vicende giuridiche che lo hanno coinvolto nel corso della sua carriera politica. Lo scorso anno “Razzi per Roma” fu il nome della lista con cui si candidò a Sindaco della capitale.

Lorenzo Capezzuoli Ranchi

Nato a Roma durante i mondiali di Italia ’90, è iscritto all'Ordine dei Giornalisti del Lazio, albo pubblicisti. Dopo una esperienza a New York, dove studia Broadcast Journalism alla New York Film Academy, torna nella Capitale per il Master in giornalismo della Lumsa. Estroverso, spigliato e gran chiacchierone, guarda al prossimo biennio col sorriso.