HomeEsteri Tunisi/2 Gentiloni: “No agli isterismi, maggiori controlli senza rinunciare alla nostra libertà”

Tunisi/2 Gentiloni: “No agli isterismi, maggiori controlli senza rinunciare alla nostra libertà”

di Cecilia Greco19 Marzo 2015
19 Marzo 2015

attacco-tunisia4“Rimaniamo profondamente colpiti da un gesto di inaudita violenza che non può, e non deve, trovare spazio nel mondo contemporaneo. L’Italia non si farà intimorire da atti tanto barbari e continuerà a lavorare con determinazione, insieme alla comunità internazionale, contro ogni forma di terrorismo”. Queste le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla luce del recente attacco terroristico al museo Nazionale del Bardo di Tunisi, poi rivendicato dall’Isis, che ha provocato la morte –ancora non accertata- di quattro turisti italiani.
“In queste ore di dolore, con il cuore e con la mente siamo vicini alle famiglie dei nostri connazionali coinvolti in questa tragedia”. Così, invece, ha commentato su Twitter, il premier Matteo Renzi. Poco dopo, nel suo intervento alla Camera, ha dichiarato: “Con più lucidità e calma nelle prossime ore emergerà un dato di fatto inoppugnabile: laddove si cerca di uccidere la moderazione si colpisce ciascuno di noi”.
L’ambasciatore tunisino a Roma, Naceur Mestiri, intanto, ha espresso grande preoccupazione per la minaccia terroristica che si sta espandendo a macchia d’olio e ha ricondotto il motivo dell’attacco al voler “colpire l’unico paese della primavera araba dove è in corso una transizione pacifica”.
Angelino Alfano, ministro dell’Interno, prima di organizzare una riunione al Viminale con i vertici dell’antiterrorismo, ha twittato: “ Profondo dolore per le vittime innocenti dell’attacco in Tunisia”.
Il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, intanto, ha dichiarato che i livelli di allerta in Italia sono al massimo e fortemente concentrati sulla minaccia terroristica. “Tecnicamente però – ha spiegato – siamo in una fase di pre-massima allerta, l’intelligence non ha minacce specifiche”. Quello del terrorismo è “un problema con il quale dovremo convivere nei prossimi anni. Dire che il paese si deve sentire in guerra, questo penso di no. Il nostro è un paese sicuro, ci vuole vigilanza sulle frontiere, ci vuole controllo anche all`interno, ma dobbiamo farlo senza isteria e senza rinunciare alla nostra libertà”.

Cecilia Greco

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