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HomeSpettacoli Baglioni torna a Lampedusa, “Il concerto più difficile della mia vita”

Baglioni torna a Lampedusa
"Mio concerto più difficile"
Dall'isola il suo ultimo tour

Da O'Scià alla polemica sui fondi

"Stavolta vorrei godermela e imparare"

di Vincenzo Cimmino29 Settembre 2025
29 Settembre 2025
Baglioni

Baglioni in concerto a Lampedusa | Foto Ansa

LAMPEDUSA – Col blù di un mare illuminato dalla luna e con un cielo pieno di fuochi d’artificio. Si è concluso così, a Lampedusa, sabato 27 settembre, l’ultimo concerto di Claudio Baglioni. Il primo del nuovo Grand Tour La vita è adesso che segna – l’addio del cantante dal palcoscenico a quarant’anni dall’uscita del disco omonimo. Un saluto previsto con alcuni eventi unici nel 2027.

Baglioni e Lampedusa, un piccolo grande amore

Con l’isola siciliana l’artista chiude un cerchio. “Un luogo elettivo per me”, ha detto Baglioni all’Ansa poco prima di salire sul palco, ”il luogo del cuore. Mi ha dato tanto e spero in questo modo di poter restituire qualcosa. Cominciare a Lampedusa era quasi un obbligo morale”. Niente è lasciato al caso: tre ore e mezza di concerto che hanno visto impegnate 150 persone dietro le quinte e una ventina di artisti sul palco.

“Qui sono commosso”

Musica ed empatia. L’unica cosa senza controllo, magari anche pensata, ma impossibile da evitare, è stata l’enorme emozione del cantante. “Mi sono commosso in due-tre momenti”, ha ammesso la star, “in particolare su Avrai, forse pensando al mio nipotino. Invecchiando si peggiora. È stato il concerto più difficile della mia vita. Qui e Roma sono i due posti che mi emozionano di più, sono casa, e a casa non puoi fare il divo”.

Tutto esaurito sull’isola per il concerto

Sono stati in più di 10mila a Lampedusa per Baglioni. Persone di generazioni diverse unite per l’autore di brani che hanno segnato epoche intere. Da “Questo piccolo grande amore” a “Mille giorni di te e di me”. L’isola ha vissuto lo stesso fermento dei tempi di O’ Scia, la manifestazione che per un decennio il cantante ha organizzato nella perla di Sicilia per sensibilizzare sull’immigrazione clandestina. 

Da O’Scià a oggi, com’è cambiato Baglioni

“O Scià è un capitolo chiuso ormai”, ha raccontato Baglioni. “Nasceva dal disagio di sapere che accanto a questi luoghi incantevoli, si consumano storie tragiche. Gli artisti servono a poco, tranne che a mettere la loro notorietà al servizio di qualche causa. Fu una grande esperienza, ma non ha portato a chissà quali risultati. Mi sono sentito sconfitto. Artisti e personaggi pubblici sono trombettieri che non sanno fare nessuna guerra”. Una scommessa durata dieci anni, un ricordo. La certezza di avere osato.

Polemiche sugli 800 mila euro

A rovinare lo spettacolo, il ritorno tanto voluto nella sua altra casa, non sono bastate le polemiche sugli 800 mila euro di fondi comunali spesi per l’evento. “Mi dispiace sempre quando si mischiano soldi e musica, ma è una polemica nata e morta lì”, ha commentato Baglioni. “Si trattava di fondi europei che potevano essere utilizzati solo per eventi culturali. E gli artisti, me compreso, sono sul palco a titolo di amicizia”.

Col Grand Tour, per viaggiare e imparare

Dopo l’anteprima di Lampedusa, il Grand Tour riprenderà la prossima estate da giugno a settembre in luoghi di valore storico, artistico e paesaggistico. Il nome riporta la mente ai tour degli intellettuali europei del Settecento. “E l’obiettivo è quello”, ha confermato Baglioni, “ricominciare a viaggiare, fare delle visite. Negli ultimi tempi mi sono solo trasferito da un posto all’altro, non ho imparato niente, non ho annusato. Stavolta vorrei godermela e vorrei che questo viaggio fosse documentato per immagini”.

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