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Beni congelati, la Banca centrale russa chiede 200 miliardi di euro di risarcimento a Euroclear

di Elisabetta Guglielmi15 Dicembre 2025
15 Dicembre 2025
Euroclear

Euroclear | Foto Ansa

MOSCA – Dopo il congelamento degli asset russi, la Banca centrale russa ha presentato al Tribunale arbitrale di Mosca una causa per chiedere a Euroclear un risarcimento per 200 miliardi di euro. Presso la società finanziaria belga Euroclear sono stati depositati circa 185 miliardi di euro di asset russi congelati. A renderlo noto è lo stesso tribunale, citato dall’agenzia Ria Novosti.

La causa a Euroclear dopo gli asset congelati

Venerdì 12 dicembre gli stati membri dell’Unione Europea avevano approvato il congelamento a tempo indeterminato dei 210 miliardi di euro di asset finanziari russi depositati in Europa. Precedentemente il congelamento doveva essere approvato ogni sei mesi con un voto all’unanimità. Già nella stessa giornata via Neglinnaya aveva annunciato che avrebbe avviato una causa contro il fondo con sede in Belgio.

Lunedì 15 dicembre la Banca centrale ha chiesto che il fondo belga Euroclear versi una somma di poco superiore ai 18.000 miliardi di rubli. Questa cifra, che corrisponde a circa 200 miliardi di euro, sarebbe il risarcimento danni per il congelamento dei capitali russi deciso dalla Ue.

Secondo quanto dichiarato, “le azioni illegali di Euroclear avrebbero causato danni alla Banca di Russia a causa dell’impossibilità di gestire i suoi capitali liquidi e i titoli”. La testata Rbk precisa che la cifra calcolata dalla Banca centrale comprende l’ammontare dei fondi e dei titoli e i mancati profitti. Il servizio stampa ha precisato che il Tribunale non ha ancora deciso se avviare le procedure relative alla causa.

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