Champions League, novitàper la stagione 2024-2025Rivoluzione nel campionato

Si sfideranno 36 club a girone unico La Uefa punta a 5 miliardi di fatturato

ROMA – Aria di cambiamento in Champions League. Un nuovo debutto aspetta il campionato, che nella stagione 2024-2025 rivoluzionerà le sue dinamiche interne. La prima grande novità si avrà nell’ampliamento delle squadre finaliste che da 32 passeranno a 36, inserite per la prima volta in una classifica unica. Divise in quattro fasce al momento del sorteggio, i team dovranno sfidare due squadre di ogni fascia, inclusa la propria, arrivando così a disputare quattro partite in casa e quattro fuori che movimenteranno la competizione, soprattutto ora che il massimo possibile sarà quello di 24 punti.

Dalla prossima stagione inoltre, solo le prime otto classificate passeranno agli ottavi di finale, lasciando i club restanti a disputare playoff di andata e ritorno. Questo porterà ad un totale di 189 partite, un numero molto più alto rispetto alle 121 del passato. Inoltre verrà eliminato il divieto di derby, stravolgendo la norma attualmente in atto. Ma le modifiche toccheranno anche il sistema di organizzazione. Non si giocherà più, infatti, solo il martedì e il mercoledì ma, venendo incontro al vertiginoso numero di partite da disputare, anche il giovedì. Saranno necessarie 15 partite – 17 nei casi di playoff – rispetto alle 13 attuali, e la Federazione ha deciso di ritoccare anche il calendario mantenendo sei turni entro dicembre ma aggiungendone due a gennaio.

La novità delle 36 squadre porterà la fisiologica esigenza di quattro slot in più, con il diritto di qualificare le prime quattro esteso anche alla quinta nazione del ranking Uefa. Tre posti inoltre, saranno assegnati al campionato di un torneo minore e, altra novità assoluta, a due club di due campionati con il miglior ranking dell’anno passato. Tre tornei con 108 club, tutti con classifica unica. L’obiettivo? Portare il fatturato totale a cinque miliardi all’anno – contro i 3,2 attuali -, di cui il 78% trasformato in montepremi.

Nella foto in alto: un pallone da calcio https://unsplash.com/it/foto/vKk7thmr9Mc?utm_source=unsplash&utm_medium=referral&utm_content=creditShareLink

Beatrice D'Ascenzi

Nata a Roma, mi laureo prima al Dams in Cinema, Televisione e Nuovi media e successivamente mi specializzo in Informazione Editoria e Giornalismo presso l’Università Roma Tre. Amo il cinema, la storia latino-americana e il giornalismo radiofonico, che spero riesca a placare la mia costante necessità di parlare. Di me dicono che sembro uscita da un romanzo di Gabriel García Márquez.