Cinema: addio a Rocchettitruccatore delle starvinse un Oscar nel 1989

E' morto nella sua casa in Florida premiato per "A Spasso con Daisy"

E’ morto nella sua abitazione in Florida, all’età di 73 anni, Manlio Rocchetti, storico truccatore delle star cinematografiche e vincitore di un premio Oscar, nel 1989, per il film A Spasso con Daisy. Nato a Roma nel 1943, Rocchetti era figlio d’arte. La sua famiglia aveva fondato, nel 1874, il laboratorio Parrucche Rocchetti, ancora oggi in piena attività, che ha fornito parrucche e maschere prima al teatro, e successivamente anche al cinema e in televisione.

La carriera di Rocchetti era iniziata negli anni sessanta, lavorando al fianco dei più grandi registi del cinema italiano ed internazionale, da Sergio Leone a Federico Fellini, da Pier Paolo Pasolini a Roberto Rossellini, fino ad arrivare a Ettore Scola e Brian De Palma. Il vero successo è arrivato però nel 1989, quando Rocchetti ha conquistato un Emmy per il suo lavoro al make up della miniserie televisiva Lonesome Dove (Colomba Solitaria).

A questo premio si è aggiunto, nello stesso anno, l’Oscar, assegnatogli insieme a Lynn Barber e Kevin Haney, per il già citato A Spasso con Daisy, pellicola di Bruce Beresford con Morgan Freeman e Jessica Tandy.

Nell’ultima parte della sua carriera, Rocchetti ha lavorato principalmente negli Stati Uniti. Si ricordano, in tal senso, le importanti collaborazioni con Martin Scorsese, con cui ha condiviso il set de “L’ultima tentazione di Cristo” e poi dei più recenti “Gangs of New York” e “Shutter Island”, entrambi con Leonardo Di Caprio. In Italia, Rocchetti era tornato a lavorare per l’ultima volta nel 2012, nel film “A.C.A.B.: All Cops Are Bastard” di Stefano Sollima, e per la trasmissione televisiva di Raiuno Tale e Quale Show, condotta da Carlo Conti.

Nel corso della propria carriera, tante delle più affermate star di Hollywood, come Jack Nicholson, Al Pacino, Charlize Theron e Liam Neeson hanno affidato molta della propria immagine cinematografica alla professionalità di Rocchetti.

Dino Cardarelli

Trentatrè anni, marsicano, laureato in Comunicazione all’Università di Teramo, città in cui muove i primi passi nel giornalismo, collaborando con testate cartacee ed online locali. Pubblicista dal 2009, iscritto nell’Ordine abruzzese, vuole continuare ad inseguire il suo sogno: realizzarsi come cronista sportivo.