Conte bis, l'annuncio Pd"Cambieremo la leggesull'immigrazione"

Continuano le discussioni sui ministri lo spread ai minimi, la Borsa vola

Il conto alla rovescia è partito. Giuseppe Conte è atteso oggi pomeriggio al Quirinale per presentare sciogliere la riserva e presentare la lista dei ministri al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Dopo il via libera degli iscritti alla piattaforma Rousseau, il premier incaricato sta sistemando gli ultimi dettagli. Si è appena concluso a Palazzo Chigi il tavolo finale sulla composizione del nuovo governo: erano presenti i capigruppo di Camera e Senato di Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e Liberi e Uguali. “Ci siamo dati un programma serio e condiviso, in cui è prevista una nuova legge per l’immigrazione”, ha affermato il capogruppo dem Graziano Delrio all’uscita dall’incontro.

Dopo l’ok sul programma del Conte bis, un accordo politico tra Pd e 5s e non un contratto di governo come quello con la Lega nell’esecutivo precedente, ora deve essere sciolta solamente la riserva sui nomi di chi siederà al prossimo Consiglio dei ministri. Sicuramente non ci sarà nessun vicepremier, dopo che il Pd – per bocca di Dario Franceschini – due giorni ha rinunciato al ruolo, inducendo Luigi Di Maio a fare lo stesso.

Il nuovo esecutivo avrà quindi una formula diversa da quella del precedente, che vedeva il leader della Lega Matteo Salvini e il pentastellato Di Maio a Palazzo Chigi. Va sciolto però ancora il nodo del sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Il Pd sembra aver rinunciato anche a questa carica, con lo scontro che è ora tutto interno ai 5 stelle: il capo politico del Movimento vorrebbe un uomo di sua fiducia, Vincenzo Spadafora o Riccardo Fraccaro, mentre Conte preferirebbe “promuovere” l’attuale segretario di Palazzo Chigi, Roberto Chieppa.

Ancora tanta incertezza sulla composizione del gabinetto giallo-rosso. Per i 5 Stelle quasi sicuro l’incarico di Di Maio al Ministero degli Esteri e la conferma di Bonafede alla Giustizia. Per i dem, Roberto Gualtieri dovrebbe andare all’Economia, mentre un “tecnico” sembra destinato al Viminale: il nome in pole è quello del prefetto di Milano Luciana Lamorgese. Nelle trattative anche la nomina del nuovo commissario europeo, con il Pd che manderebbe a Bruxelles Paolo Gentiloni.

Intanto la Borsa vola con un +1,24 per cento e lo spread tocca quota 150 punti: ai minimi da più di un anno.

Federico Marconi

Roma, 1993. Dopo la maturità scientifica abbandona i numeri per passare alle lettere: prima di approdare alla Lumsa studia storia contemporanea a La Sapienza e giornalismo alla Fondazione Basso. Ha prodotto un web-doc per ilfattoquotidiano.it e collabora con L’Espresso