HomeCronaca Cospito, attesa per la sentenza sulla revoca del 41 bis

Cospito, cresce l'attesa
per la decisione della Corte
sulla revoca del 41bis

Sit in degli anarchici in piazza Cavour

Massima allerta tra le strade di Roma

di Raffaele Rossi24 Febbraio 2023
24 Febbraio 2023
Anarchici in piazza cavour espongono striscioni pro Cospito

ROMA – Sono ore di attesa e tensione a Roma dove è riunita la Corte di Cassazione per decidere sulla revoca del 41 bis ad Alfredo Cospito, l’anarchico condannato per aver gambizzato un dirigente della Ansaldo e per l’attentato dinamitardo alla scuola allievi carabinieri di Fossano.  Sono cinque i giudici che decideranno sulla revoca al 41 bis dell’attentatore, a partire dalla presidente del collegio Angela Tardio e dal relatore del caso Gaetano Di Giuro. L’udienza si svolge a porte chiuse e la decisione potrebbe arrivare entro domani. L’uomo, ricoverato nel reparto penitenziario dell’Ospedale San Paolo di Milano, è in sciopero della fame da oltre 120 giorni.  

Allerta massima per le strade di Roma. Il timore è che possano esserci nuovi scontri dopo quelli delle scorse settimane.Il Palazzaccio è blindato per il sit in degli anarchici. Ai lati dell’ingresso principale della Cassazione stazionano i blindati della polizia e numerosi agenti, anche in borghese. I manifestanti sono circa una quarantina mentre la presenza dei giornalisti e degli agenti di polizia e carabinieri è più massiccia. “La nostra voglia di libertà è più forte della vostra autorità. Se Alfredo muore, ve la faremo pagare” ha detto uno dei manifestanti. I sostenitori di Cospito hanno anche appeso uno striscione con su scritto “Lo Stato democratico tortura con il 41 bis”.  Un manifesto su sfondo giallo è disteso sul prato e recita “Lo Stato tortura, con Alfredo, contro 41 bis e ergastolo”, su un altro a sfondo nero c’è scritto “Il carcere uccide”. Un altro ancora “41 bis = Tortura”.

Anarchici espongono striscioni pro Cospito a Roma

Striscione degli anarchici in piazza Cavour a Roma | Foto di Veronica Stigliani

Manifesti che si aggiungono a quelli esposti nei giorni precedenti nella capitale. Uno è stato esposto all’Altare della Patria con la scritta “L’Italia tortura, con Alfredo. No 41 bis, no ergastolo”. I quattro autori sono stati identificati dalla Digos.

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