HomeCronaca Crocetta nomina Ingroia esattore delle tasse in Sicilia.
Pioggia di critiche da politica e web

Crocetta nomina Ingroia esattore delle tasse in Sicilia.
Pioggia di critiche da politica e web

di Claudio Paudice09 Aprile 2013
09 Aprile 2013

È Antonio Ingroia l’uomo scelto dal governatore Rosario Crocetta per guidare Riscossione Sicilia Spa, la società che si occupa della riscossione delle imposte nell’isola. La nomina, confermata ieri da Palazzo d’Orleans, dovrebbe così evitare il ritorno dell’ex candidato premier per Rivoluzione Civile nelle aule di tribunale. Mercoledì infatti il plenum del Consiglio Superiore della Magistratura si dovrà esprimere sul trasferimento del magistrato palermitano ad Aosta, dato chela Vald’Aosta è l’unica regione in cui non si è candidato alle ultime elezioni. Quindi, secondo la legge, sarebbe l’unica sede in cui Ingroia può tornare a indossare la toga per i prossimi cinque anni. Adesso, con la scelta di Crocetta di assegnare a lui il ruolo di presidente della società che riscuote le tasse in Sicilia, tutto si rimette in gioco. Anche perché il capoluogo valdostano non sembra allettasse più di tanto l’ex leader di Rc: “Val d’Aosta? Bel posto, ma ci andrò soltanto in vacanza”, aveva dichiarato solo qualche giorno fa.

Nomina attesa. L’idea di affidare a Ingroia un incarico per conto della Regione era nell’aria. Crocetta aveva infatti  più volte manifestato stima per l’ex magistrato “Mi piacerebbe portare nel mio Megafono – aveva detto il governatore – quell’area della sinistra rappresentata da Ingroia. È un grande magistrato, se lui è disponibile potrei utilizzarlo anche in Regione”. Un’ipotesi che si è concretizzata ieri. “Aspettiamo naturalmente il Csm”, ha comunque aggiunto Crocetta.

La polemica. Ma le critiche non hanno tardato ad arrivare. “Da rivoluzionario a gabelliere” ha ironizzato Maurizio Gasparri del Pdl. “A uno che doveva fare la ‘rivoluzione civile’ – ha continuato – è toccato un posto da lottizzato comune. Niente male, tireranno un sospiro di sollievo i cittadini della Valle d’Aosta”. Salvatore Borsellino, fratello del giudice ucciso dalla mafia, è critico: “Per la verità lo preferivo quando faceva il suo lavoro di magistrato e lo faceva in maniera egregia, mentre su Ingroia politico preferisco non pronunciarmi”. Anche gli utenti dei social network ci vanno giù pesante. E così su twitter “Rivoluzione Civile” diventa “Riscossione Civile”, mentre un altro utente parla di favoritismi:  “Ingroia salvato dal trasferimento ad Aosta. Quanti statali potrebbero ricevere tali aiuti? Io no. Infine, Giacinto ironizza “Ingroia passa dalla rivoluzione alla riscossione. Speriamo che quest’ultima abbia maggiori consensi”.

Claudio Paudcice

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