HomeSpettacoli Dipendenza da smartphone, la cura di Schillinger è un finto cellulare

Dipendenza da smartphone
la cura è un finto cellulare
che agisce come calmante

Palline su cui scivolano dita imitano

i gesti che si compiono sullo schermo

di Rossella Melchionna28 Novembre 2017
28 Novembre 2017

La dipendenza dalla tecnologia, e in particolare dagli smartphone, non è una novità. Lo è, invece, la nuova invenzione del designer austriaco Klemens Schillinger: un finto cellulare dotato di palline in pseudo-marmo su cui far scivolare le dita, compiendo gli stessi gesti che si fanno su uno schermo.

L’idea di Schillinger deriva dall’osservazione di una serie di movimenti che è entrata a fare parte della vita quotidiana di ciascuno di noi. Un tic che si manifesta nei momenti di noia, picchiettando o scivolando con i polpastrelli sul vetro dello schermo. Oppure realizzando uno swipe, il gesto che si compie con pollice e indice per ingrandire le immagini.

Il finto telefonino, dunque, diventa una “cura” per contrastare la malsana abitudine, portando a compiere gli stessi gesti che si farebbero su un vero smartphone. L’oggetto in questione, descritto da Rivista Studio e Dezeen, è un pezzo di plastica che ha lo stesso peso e forma di un cellulare. Nella sostanza, l’aggeggio trasmette sensazioni tipiche che si hanno nel toccare uno schermo: la differenza, però, sta nel fatto che evita di visualizzare notifiche e scrollare siti e social network. L’effetto, quindi, è calmante e di sostegno per chi deve affrontare i primi sintomi di astinenza fisica.

Ma non è la prima volta che il designer austriaco progetta oggetti utili per la cura di disturbi legati a internet. Da ricordare, tra le diverse invenzioni, c’è “Offline Lamp”, una lampada che si illumina solo quando il telefonino viene riposto in un cassetto su cui poggia il faretto.

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