HomeSport Doping, la Wada chiede quattro anni di stop per la Russia. Olimpiadi di Tokyo a rischio

Doping, la Wada ipotizza
4 anni di stop per la Russia
Olimpiadi di Tokyo a rischio

La decisione arriverà il 9 dicembre

Mosca avrebbe falsificato i dati

di Andrea Murgia27 Novembre 2019
27 Novembre 2019

Arriva la risposta da parte del Cremlino, dopo che la Wada – il Comitato di controllo della conformità dell’agenzia antidoping mondiale – ha chiesto di bandire per quattro anni la Russia dalle principali competizioni sportive, accusandola di aver falsificato i dati di laboratorio consegnati agli investigatori.

“Restiamo calmi – dichiara il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov –. Credo che sia impossibile e prematuro fare commenti adesso prima che le raccomandazioni della Wada abbiano preso forma di una decisione”.

Si saprà il 9 dicembre se la Russia parteciperà o no alle Olimpiadi di Tokyo 2020, quando il comitato esecutivo della Wada stabilirà se le accuse siano vere. In ogni caso, qualunque decisione sarebbe soggetta a ricorso presso il Tribunale arbitrale per lo sport (Tas) di Losanna.

La Wada aveva trovato delle incongruenze nei dati di laboratorio consegnati dai russi agli investigatori nel gennaio 2019. Centinaia di presunti risultati analitici negativi sarebbero stati rimossi dalla copia del 2019 e i relativi dati grezzi sarebbero stati cancellati o modificati. Lo scorso dicembre cinque esperti inviati dalla Wada per ispezionare il laboratorio di stato di Mosca vennero bloccati all’ingresso.

Questa non sarebbe la prima violazione della Russia in tema di doping. Infatti durante le Olimpiadi invernali del 2014 a Sochi alcuni membri del servizio di intelligence del Paese avevano sostituito di nascosto campioni di urina contaminati da farmaci, per migliorare le prestazioni degli atleti.

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