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EuroBasket, è Italia-Serbia
Stasera la sfida più attesa
Quarti di finale da brivido

Gli azzurri sfavoriti nel pronostico

Messina: “Non facciamo come la Juve”

di Siria Guerrieri13 Settembre 2017
13 Settembre 2017

La  sfida per la semifinale agli Europei di Basket 2017 si gioca  stasera, all’Arena di Istanbul. L’Italia, allenata da Ettore Messina, affronta una delle favorite del torneo, la Serbia. La squadra balcanica, vice-campione alle ultime Olimpiadi, è lo scoglio da superare per accedere alla zona medaglie.

“La Serbia è senz’altro la squadra più forte che ci è capitato di affrontare in questo Europeo. Siamo fiduciosi, ma non dobbiamo commettere l’errore di fare viaggi con la fantasia, pensando di potercela giocare alla pari”. Il ct Messina è prudente. E mette in guardia gli azzurri: li attende una prova difficilissima. “Dovremo fare una buona partita e loro dovranno incappare in una serata meno buona – avverte l’allenatore – perché se pensiamo di poter giocare contro di loro a viso aperto corriamo il rischio di fare come la Juventus nell’ultima finale di Champions League contro il Real Madrid”.

Attenzione a sottovalutare gli avversari, dunque. Che vantano giocatori in grado di spostare gli equilibri: come il campione Boban Marjanovic, un muro alto 2 metri e 22. Ne è consapevole Marco Cusin, che in campo se la dovrà vedere con il suo pari-ruolo: “La Serbia ha un grandissimo talento negli esterni e nei lunghi. Sono una squadra abituata a questo tipo di partite e noi dovremo giocare una gara tatticamente precisa”, commenta il centro di Pordenone.

Fiducioso il capitano dell’Italia, Gigi Datome: “Durante la preparazione abbiamo raggiunto la migliore forma mentale e fisica possibile”.

Alla vigilia della partita decisiva per le sorti degli azzurri il presidente della Federazione, Gianni Petrucci, rinnova la sua fiducia nella squadra ma soprattutto la sua profonda ammirazione nei confronti del ct: “Messina è un grande – sottolinea ai microfoni di Radio24 – Ha vinto dovunque ha allenato”. L’Italia schiera nel suo roster cinque esordienti. “E allora è chiaro che, come si dice, c’è la mano di un grande allenatore, di un grande psicologo, dal grande carisma. Io sono innamorato di Messina”, conclude Petrucci.

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