Facebook vuole la musica accordo con Sony/ATV contro YouTube e Spotify

Il social da 2 miliardi di utenti si accorda con le etichette musicali

Continua il confronto tra i giganti del web. Questa volta è Facebook a contendere a YouTube e Spotify il primato nella proposta di musica legale online. Dopo il patto con la Universal, il social network di Mark Zuckerberg – che conta da due miliardi di utenti – ha stretto un nuovo accordo con Sony Music. Gli utenti della piattaforma social potranno così usare in maniera assolutamente legale la musica del catalogo di Sony/ATV Music Publishing nei loro video.

È il secondo accordo di questo genere ad essere stato stipulato in pochi giorni: il 22 dicembre scorso è stata siglata la prima collaborazione tra la celebre etichetta Universal Music e Facebook Inc.  Si tratta, anche in questo caso, di un accordo pluriennale di cui non sono stati resi noti i dettagli economici, ma che non riguarderà soltanto il social più famoso del mondo: anche Instagram e Oculus, altre componenti dell’impero creato dall’informatico e imprenditore Zuckerberg, sono coinvolti nella partnership.

Il Social Network, per il momento, non lancia un servizio di musica in streaming vero e proprio, anche se appare ormai probabile che il patto possa essere l’apripista per l’ingresso di Zuckerberg in questa realtà.

È Martin Bandier, presidente e amministratore delegato di Sony/ATV  ha dichiarare a Variety tutta la sua soddisfazione: “Siamo entusiasti che nel firmare questo accordo Facebook riconosca il valore che la musica apporta al loro servizio e che i nostri cantautori beneficino ora dell’uso della loro musica su Facebook. Non vediamo l’ora di una relazione lunga e prospera”.

Adesso è lecito aspettarsi un accordo simile con Warner Music. Il social network, infatti, sta confermando la sua strategia volta a valorizzare i video online, con l’obiettivo di spingere gli utenti a guardare e condividere sempre più filmati e di attrarre nuovi inserzionisti.

William Valentini

Si laurea in Scienze Politiche con una tesi sullo sviluppo delle politiche sportive in Urss. Considera lo sport una manifestazione sociale, non una mera competizione. Ha collaborato con diverse testate on line e con la rivista Ama Roma, raccontando i club sportivi romani. Adesso scrive su Crampi Sportivi.