Francesi divisi sulle nozze gay
E l’associazione Homovox non vuole il matrimonio

Il popolo francese contro i diritti gay. È quanto accaduto lo scorso fine settimana a Parigi, dove in 300mila – 1,4 milioni per gli organizzatori –  hanno manifestato contro la prossima approvazione del governo francese, di un provvedimento a favore delle nozze e dell’adozione da parte di coppie omosessuali. La protesta segue la scia delle manifestazioni dello scorso gennaio. Numerosi gli scontri con le forze dell’ordine, in tenuta antisommossa, che in alcuni casi sono state costrette a utilizzare lacrimogeni per contenere la folla che voleva riversarsi sugli Champs Elysees, una possibilità vietata dallo stesso Presidente Hollande.
Sembra dunque che i francesi la pensino diversamente dai propri politici e abbiano preso molto a cuore la questione: è dal 1984, con le manifestazioni sulla scuola, che non si raggiungevano simili numeri in termini di partecipazione. Tuttavia le proteste, finora, non hanno prodotto risultati se non quello di impedire alle coppie lesbiche di ricorrere alla procreazione assistita per avere figli.
L’iter legislativo. Lo scorso 31 ottobre è stato presentato in Parlamento il progetto di legge “matrimonio e adozione per tutti” nel quale, tra le varie disposizioni, i termini marito e moglie venivano sostituiti da ‘sposi’ e mamma e papà da ‘genitore 1 e2’. Insomma la strada intrapresa era la stessa dei legislatori spagnoli che aveva portato al riconoscimento delle coppie dello stesso sesso.
Se i gay dicono no. Ma la vera novità è che a essere contrari, in molti casi, sono gli stessi beneficiari del progetto di legge. La manifestazione di Parigi ha ricevuto l’appoggio dell’associazione Homovox la cui portavoce, Nathalie de Williencourt, ha dichiarato in un’intervista: «Non vogliamo il matrimonio, perché non siamo come le coppie eterosessuali, che possono fare figli», quello di cui hanno bisogno i gay non è uguaglianza ma giustizia.
Il percorso della legge, intanto, prosegue il suo corso; se è vero che in molti sono contrari al momento però i numeri danno ragione al Presidente francese, Francois Hollande: i sondaggi vedono la maggioranza dei francesi favorevole alle unioni gay (lo scorso dicembre, sempre a Parigi, migliaia di persone hanno manifestato a favore della proposta di Hollande), ma il dato diminuisce quando si parla di adozione. E mentre si attendono gli sviluppi della vicenda, arrivano i consigli al Presidente da parte dell’ex premier, Alain Juppè, che a France Info ha dichiarato: «Vi sono momenti in cui la determinazione diventa testardaggine […] si stanno creando le condizioni per una profonda divisione in seno alla società francese».

Domenico Cavazzino