Ambulanze e soccorsi nei pressi della località sciistica colpita dall'eruzione del vulcano in Giappone

Giappone: erutta vulcanovicino a località sciisticaUn morto e sedici feriti

Valanga e pioggia di sassi sulla pista La vittima è un soldato giapponese

Torna attivo, dopo quasi  35 anni, il vulcano Kusatsu-Shirane, nella prefettura giapponese centro-orientale di Gunma. Secondo l’Agenzia meteorologica del Paese l’eruzione ha causato un morto e sedici feriti. Le persone si trovavano in una località sciistica a nord-ovest di Tokyo, colpita dalle valanghe e dalla pioggia di sassi dovuti all’attività vulcanica. Immagini e video postate sul web mostrano, infatti, l’incidente.

La vittima è un soldato giapponese, rimasto gravemente ferito dopo la caduta dei massi. Lo ha riferito la Jiji Press citando il ministero della Difesa giapponese. Il militare era insieme ad altri sei colleghi, anche loro rimasti feriti, per un allenamento di sci. «La loro vita non è comunque in pericolo», ha precisato uno dei portavoce del ministero.

Ambulanze e vigili del fuoco nei pressi della località sciistica colpita dall’eruzione del vulcano

L’agenzia meteorologica nazionale Kisocho ha lanciato l’appello agli abitanti della zona di non avvicinarsi al vulcano, dopo aver registrato una leggera attività.

Attività poi confermata da un responsabile dell’agenzia, che ha confermato lo sviluppo di un’eruzione. Secondo un portavoce dei vigili del fuoco tra i feriti ci sarebbero dieci persone, rimaste schiacciate dalla valanga. Tra questi cinque sono in condizioni gravi, mentre quattro sono rimaste ferite da alcuni pezzi di vetro di una teleferica. E’ stata smentita invece la notizia di persone scomparse.

 

 

 

 

 

Valerio Toma

Nato a Cagliari nel 1992, dopo la maturità scientifica frequenta il corso di laurea in Lingue e Comunicazione alla Facoltà di Cagliari. Completa il percorso accademico con 110 e lode presentando la tesi “Tanti anchor, altrettanti linguaggi’’: uno studio sui modelli di conduzione dei notiziari italiani. Parla fluentemente l’inglese e il tedesco.