Giornalisti Reuterscondannati a sette annida tribunale birmano

Il tribunale ha respinto il ricorso Ue: "Sentenza contro libertà media"

Un tribunale birmano ha respinto il ricorso in appello di due giornalisti della Reuters riconosciuti colpevoli di possesso illegale di documenti riservati e condannati a 7 anni di carcere. Il giudice ha detto che i loro avvocati non hanno fornito sufficienti prove per dimostrare la loro innocenza. I reporter, Wa Lone e Kyaw Soe Oo, entrambi birmani, sono stati arrestati nel 2017 durante un’inchiesta sulle violenze contro la minoranza musulmana dei Rohingya.

Il giudice d’appello ha ritenuto “adeguata” la pena di sette anni di reclusione. In un comunicato il direttore della Reuters, Stephen Adler, ha definito la decisione di oggi “un’ennesima ingiustizia”. “Fare giornalismo non è un crimine, e finché la Birmania non rettifica questo terribile torto, la stampa in Birmania non sarà libera”, ha scritto Adler. I legali dei due giornalisti potranno ora fare un ultimo ricorso presso la Corte Suprema. In quel caso, bisognerà aspettare probabilmente fino a sei mesi affinché il caso giunga alla conclusione. Wa Lone e Kyaw Soe Oo sono in carcere dal dicembre 2017.

Laura Bonaiuti

Laura Bonaiuti è nata a Fiesole (Fi) nel 1992. La sua passione è il giornalismo in qualsiasi sua forma. Vuole raccontare storie su carta, online, in televisione, su youtube e potenzialmente dappertutto. Ha scritto, tra gli altri, per La Repubblica (cartaceo e online) e ha collaborato con il programma televisivo Matrix su Canale 5 a Roma, dove si è trasferita da agosto 2017. Fa parte della redazione del mensile cartaceo “The New’s Room”. Adesso è giornalista praticante presso LUMSA Master School dove studia nel biennio 2018-2020. Nel maggio 2015 ha pubblicato il romanzo “Se nessuno sa dove sei” con Edizioni Piemme e "Non c'è posto per me" nel gennaio 2020 con Giunti.