HomePolitica Qatargate, Cozzolino ha deciso di collaborare. Kaili: “Sono innocente”

Scandalo Qatargate
Cozzolino vuole collaborare
Eva Kaili: "Sono innocente"

Le autorità chiedono il congelamento

dei conti di Panzeri e della figlia

di Samuele Avantaggiato22 Dicembre 2022
22 Dicembre 2022
indagine Qatargate

BRUXELLES – Si è dichiarato “pronto a collaborare” l’eurodeputato del Partito Democratico, Andrea Cozzolino – terminato al centro dell’indagine Qatargate –. Uno scandalo sul quale il politico italiano si dice desideroso di “contribuire all’accertamento della verità”, affermando la propria estraneità sulle vicende riguardanti l’ex vicepresidente del parlamento europeo, Eva Kaili, e il suo compagno, Francesco Giorgi.

Per gli inquirenti belgi, il ruolo di Cozzolino era quello di sostituire l’europarlamentare Antonio Panzeri nelle commissioni riguardanti Marocco e Qatar. Motivo che ha spinto poi l’eurodeputato del Pd – per mano dei suoi legali – a presentare un’istanza formale davanti al magistrato di Bruxelles.

Sull’indagine relativa al Qatargate è intervenuta anche la neo vicepresidente del Parlamento Europeo ed esponente del Pd, Pina Picierno, che ha chiesto l’espulsione dal partito di chiunque provi a disonorarlo e ad infangarlo.

Una vicenda infinita che ha toccato nelle ultime ore anche la famiglia dello stesso Panzeri, con la richiesta delle autorità belghe di congelare i conti correnti di lui e della figlia Silvia. Negli ultimi giorni erano infatti state acquisite dai magistrati italiani informazioni su sette rapporti sull’esponente del Pd, sulla figlia, su Francesco Giorgi e sull’ex segretario generale della Confederazione Internazionale dei Sindacati, Luca Visentini.

Nell’attesa degli eventuali sequestri – come già avvenuto nella giornata di ieri per l’immobile di Niccolò Figà-Talamanca a Cervinia –, a dichiararsi estranea ai fatti è stata anche l’ex presidente dell’Europarlamento, Eva Kaili. La giustizia belga si pronuncerà questa sera sull’eventuale permanenza in carcere della politica greca, che – secondo quanto detto dai suoi avvocati – collabora attivamente con gli inquirenti e respinge ogni accusa di reato.

Gli stessi legali hanno poi richiesto alle autorità giudiziarie che la loro assistita possa essere sottoposta al regime di sorveglianza elettronica.

In foto l’europarlamentare del Partito Democratico, Andrea Cozzolino (Ansa)

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